tag:blogger.com,1999:blog-1116717453115715332024-03-13T02:57:42.481+01:00La Cantina di MeryMeryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.comBlogger213125tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-48920677114476937182016-06-30T10:33:00.003+02:002016-06-30T10:33:57.901+02:00The woman is the Nigger of the world<div class="" data-block="true" data-editor="69a7c" data-offset-key="3gidt-0-0" style="text-align: justify;">
<div class="" data-block="true" data-editor="69a7c" data-offset-key="9nl4u-0-0">
<span data-offset-key="3gidt-0-0"><span data-text="true">Su suggerimento di mia madre, che è sempre una straordinaria fonte di notizie, ho sc</span></span><span data-offset-key="3gidt-0-0"><span data-text="true">operto questa fantastica canzone di Lennon appartenente all'album Some Time in New York City del 1970. Per chi, come me, non fosse eccezionale in inglese ho riportato la traduzione di seguito al testo originale.</span></span><div class="" data-block="true" data-editor="69a7c" data-offset-key="bom1f-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="bom1f-0-0">
<span data-offset-key="bom1f-0-0"><span data-text="true">Vengono indicate senza ipocrisie le vessazioni cui le donne vengono sottoposte durante la loro vita... quello che mi sconvoge è la data della canzone: sono passati quasi cinquant'anni e non mi pare che le cose siano cambiate poi molto!</span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="69a7c" data-offset-key="2ccmb-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="2ccmb-0-0">
<span data-offset-key="2ccmb-0-0"><span data-text="true">Certo la consapevolezza di sè e l'acquisizione del diritto all'eguaglianza giuridica sembra averci sbalzato anni luce in avanti rispetto agli anni delle rivendicazioni dei movimenti femministi.</span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="69a7c" data-offset-key="3ps8r-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="3ps8r-0-0">
<span data-offset-key="3ps8r-0-0"><span data-text="true">Ma quanto sono rispettati questi diritti e quanto, ad ogni piè sospinto, vengono messi in discussione? Mi viene da pensare all'attuale crisi economica che ha fatto perdere il lavoro a moltissime donne in quanto tali: hanno un bello sbandierare parole come flessibilità al mercato del lavoro! Quando una donna deve scegliere tra lavorare a centinaia di chilometri dalla propria casa e la propria famiglia, magari con figli piccoli. Eppure ci sono donne che lo hanno fatto o lo fanno per necessità! Oppure quando ti propongono dei turni per cui trovare una baby sitter è impossibile? O quando la flessibilità dell'orario di lavoro va bene solo nel senso che ti devi fermare di più senza che ti vengano pagati gli straordinari?</span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="69a7c" data-offset-key="4npm1-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="4npm1-0-0">
<span data-offset-key="4npm1-0-0"><span data-text="true"> Il ben pensante di turno osserverà che anche molti uomini sono stati costretti a dei sacrifici e hanno perso il posto di lavoro... ma non si sentono tutti i santi giorni storie di violenze contro i maschi come se fossero dei bollettini di guerra! </span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="69a7c" data-offset-key="br3d3-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="br3d3-0-0">
<span data-offset-key="br3d3-0-0"><span data-text="true">Buon ascolto!</span></span></div>
</div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="9nl4u-0-0">
<span data-offset-key="9nl4u-0-0"><span data-text="true"> </span></span></div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span data-offset-key="7lqg9-0-0"><span data-text="true">https://youtu.be/CtY5bv-oxLE?list=RDCtY5bv-oxLE</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/CtY5bv-oxLE/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/CtY5bv-oxLE?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<div style="text-align: left;">
<span lang="en">Woman is the nigger of the world<br />
Yes she is...think about it<br />
Woman is the nigger of the world<br />
Think about it... do something about it<br />
<br />
We make her paint her face and dance<br />
If she won't be a slave, we say that she don't love us<br />
If she's real, we say she's trying to be a man<br />
While putting her down, we pretend that she's above us<br />
<br />
Woman is the nigger of the world... yes she is<br />
If you don't believe me, take a look at the one you're with<br />
Woman is the slave of the slaves<br />
Ah, yeah... better scream about it<br />
<br />
We make her bear and raise our children<br />
And then we leave her flat for being a fat old mother hen<br />
We tell her home is the only place she should be<br />
Then we complain that she's too unworldly to be our friend<br />
<br />
Woman is the nigger of the world... yes she is<br />
If you don't believe me, take a look at the one you're with<br />
Woman is the slave to the slaves<br />
Yeah...alright...hit it!<br />
<br />
We insult her every day on TV<br />
And wonder why she has no guts or confidence<br />
When she's young we kill her will to be free<br />
While telling her not to be so smart<br />
We put her down for being so dumb<br />
<br />
Woman is the nigger of the world<br />
Yes she is... if you don't believe me,<br />
Take a look at the one you're with<br />
Woman is the slave to the slaves<br />
Yes she is...if you believe me, you better scream about it<br />
<br />
We make her paint her face and dance<br />
We make her paint her face and dance<br />
We make her paint her face and dance<br />
We make her paint her face and dance<br />
We make her paint her face and dance<br />
We make her paint her face and dance</span></div>
<div style="text-align: right;">
<i><span lang="en">tratto dall'album </span>Some Time in New York City del 1970</i></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span lang="it">La donna è la negra del mondo<br />
Sì lo è… pensaci<br />
La donna è la negra del mondo<br />
Pensaci… fa’ qualcosa in proposito<br />
<br />
La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare<br />
Se non vuole essere una schiava, le diciamo che non ci ama<br />
Se è vera, le diciamo che cerca di essere un uomo<br />
Mentre la umiliamo, fingiamo che ci si sia superiore<br />
<br />
La donna è la negra del mondo… sì lo è<br />
Se non mi credi, dà un’occhiata a quella con cui stai<br />
La donna è la schiava degli schiavi<br />
Ah, sì… meglio che tu lo gridi forte<br />
<br />
La costringiamo a portare in grembo e allevare i nostri figli<br />
E poi la lasciamo avvilita perché è diventata una femmina vecchia e grassa<br />
Le diciamo che a casa è l’unico posto dove deve stare<br />
E poi ci lamentiamo che è troppo ingenua per esserci amica<br />
<br />
La donna è la negra del mondo… sì lo è<br />
Se non mi credi, dà un’occhiata a quella con cui stai<br />
La donna è la schiava degli schiavi<br />
Sì… va bene… pensaci!<br />
<br />
La insultiamo tutti i giorni in TV<br />
E ci meravigliamo perché non ha coraggio o fiducia<br />
Quando è giovane uccidiamo la sua voglia di essere libera<br />
Mentre le diciamo di non essere così brillante <br />
La disprezziamo per essere così stupida<br />
<br />
La donna è la negra del mondo<br />
Sì lo è… se non mi credi<br />
Dà un’occhiata a quella con cui stai<br />
La donna è la schiava degli schiavi<br />
Sì lo è… se mi credi, è meglio che tu lo grida forte<br />
<br />
La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare<br />
La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare<br />
La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare<br />
La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare<br />
La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare<br />
La costringiamo a dipingersi la faccia e a ballare</span>
</div>
<div class="inviatada">
<br /></div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-15463471146661180482016-06-27T12:17:00.002+02:002016-06-27T12:18:35.026+02:00SAL Frosty forest!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf6yb87k0IgW32x4yKIPIZQod6bmPaXIIagpfVlEdcw52a1eXtdVS42FFkhnc2c8eh4M3HqvSSwZQZNdzjLyLjTHGBW_5qTJ2B1ISdXMgt8Bl6stcuDrGPsCDyDUKrsnaLTpXu6v8bckY/s1600/13428471_875832635884746_7073530058334236715_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf6yb87k0IgW32x4yKIPIZQod6bmPaXIIagpfVlEdcw52a1eXtdVS42FFkhnc2c8eh4M3HqvSSwZQZNdzjLyLjTHGBW_5qTJ2B1ISdXMgt8Bl6stcuDrGPsCDyDUKrsnaLTpXu6v8bckY/s320/13428471_875832635884746_7073530058334236715_n.jpg" width="312" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco qui! Terminato dopo poco più di due mesi ...quasi tre! E' stata una bella sfida e un vero piacere lavorare a questo progetto con la mia amica Manu!</div>
<div style="text-align: justify;">
E' anche buffo, ma non mi ha certamente sorpeso, come lo stesso identico schema abbia una riuscita così diversa se la stoffa e i colori usati non siano proprio uguali. D'altro canto credo che la creatività stia proprio in questo : nell'interpretare un disegno, uno schema e renderlo al meglio secondo il proprio gusto, in questo modo si lascia spazio alla fantasia e ogni lavoro diventa unico come lo siamo noi che l'abbiamo realizzato!</div>
<div style="text-align: justify;">
Il prossimo lavoro in comune inizierà il primo di luglio e nella colonna a fianco, sotto la voce "Sampler in progress", ho inserito la foto del nuovo schema: La Pensèè positive di Jardin Privè, che noi ricameremo nella traduzione inglese...il mondo anglosassone ci piace!</div>
<div style="text-align: justify;">
p.s.</div>
<div style="text-align: justify;">
A proposito, mi duole il cuore al pensiero che l'Inghilterra sia uscita dall'Unione Europea... posso dirlo?! :(</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "book antiqua" , "palatino";"><i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;"><a href="http://lesmarottesdenath.free.fr/"><b><span style="color: #967187;"></span></b></a></span></span></i></span></div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-72962644692874855522016-06-25T22:18:00.002+02:002016-06-25T22:18:52.517+02:00Ross Poldark di Winston Graham<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmk6wzydPxQMIOV3PjZEBNOP9EEMeMK_NUxwqr8XRXzpUWtvrcmGw5m3uzsRe8HAfuYfHUG7_sbWGYZvgRBugT7ejLHe9gx2CoRjS1_imDdvxHV1QYh_RtGMIbTg0djLWrk1JYOaXB0rY/s1600/Ross+Poldark+di+Winston+Graham+Cover+Sonzogno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmk6wzydPxQMIOV3PjZEBNOP9EEMeMK_NUxwqr8XRXzpUWtvrcmGw5m3uzsRe8HAfuYfHUG7_sbWGYZvgRBugT7ejLHe9gx2CoRjS1_imDdvxHV1QYh_RtGMIbTg0djLWrk1JYOaXB0rY/s1600/Ross+Poldark+di+Winston+Graham+Cover+Sonzogno.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Quando, alla fine degli anni settanta, trasmisero alla televisione lo sceneggiato (allora non si parlava di fiction!) che aveva per protagonista Ross Poldark io ero troppo piccola per poterlo apprezzare a pieno ma dato che non c'erano che due canali televisivi lo seguii insieme a mia madre cui piaceva davvero molto.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Nonostante tutto la storia mi catturò tanto che, quando </span><span style="font-size: small;">poche settimane fa, </span><span style="font-size: small;">ho letto la notizia della ripubblicazione in versione intregrale dei libri di Graham da cui era stato tratto lo sceneggiato mi sono tornate alla mente le ambientazioni e i personaggi di quella serie: la Cornovaglia con le sue scogliere impervie, battuta dal vento e dalla pioggia, le vecchie miniere di rame, le case basse immerse nella brughiera e i vestiti di fine settecento!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Posso solo dire che, nonostante la mia casa sia stata invasa, nelle prime due settimane di giugno, da parenti e amici, sono riuscita a leggere le oltre quattrocento pagine di cui si compone il romanzo in meno di una settimana! Sottolineo che l'invasione è stata a tutti i livelli e a stanto ero padrona di andare al bagno!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Il racconto, che si sviluppa nell'arco di quattro anni dal 1783 al 1782, inizia con il ritorno di Ross </span><span style="font-size: small;">Poldark, f</span><span style="font-size: small;">iglio unico di un signorotto della Cornovaglia</span><span style="font-size: small;">, dalla guerra in America durante la quale le colonie si sono rese indipendenti dall'Inghilterra: il rientro è amaro sia perchè il padre è morto durante la sua assenza lasciando la casa e le proprietà sull'orlo del totale abbandono, sia perchè scopre che la donna di cui era profondamente innamorato e da cui credeva di essere ricambiato si è, nel frattempo, fidanzata con il cugino di Ross Francis.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Per superare questa terribile delusione il protagonista si impegna per risollevare le sue sorti economiche e rimettere a posto la casa avita costringendo la coppia di ubriaconi che lavoravano per suo padre ad aiutarlo, loro malgrado. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Accanto a lui come sua confidente ci sarà sua cugina Verity che a sua volta sarà protagonista di una storia d'amore contrastata con un comandante della marina civile.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Infine, altro personaggio chiave nella vita di Ross sarà una ragazzina tredicenne, figlia di un minatore ubriaco e violento: Demelza, che Ross salverà portandola a lavorare come sguattera nella sua casa.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">La scrittura di Winston Graham è molto coinvolgente, si viene trascinati pagina dopo pagina nel racconto, nelle case </span><span style="font-size: small;">e anche nella società </span><span style="font-size: small;">dell'epoca in cui conviveva l'agiatezza di pochi signori e la miseria della popolazione, spesso senza speranza, dei minatori e dei pescatori che erano in balia di una natura impervia e poco generosa e vittime di un forte ostracismo da parte delle classi più agiate. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">La figura di Poldark è molto affascinante perchè non si tratta di un eroe senza macchia, o di un ex soldato aggressivo, egli non si riconosce nell'indifferenza e nella superficialità del ceto sociale cui appartiene: crede che si possano migliorare le cose e rendere la vita di tutti sopportabile.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Cerca di aiutare le persone che gli sono accanto consapevole di avere in qualche modo delle responsabilità per la posizione che ricopre ma fa tutto ciò con spirito realistico e pragmatico: non si illude circa l'ipocrisia della società che lo circonda anzi il suo sguardo è severo e ironico.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Se la Sonzogno</span><span style="font-size: small;"> non verrà meno all'impegno di pubblicare i dodici libri</span><span style="font-size: small;">,</span><span style="font-size: small;"> se non vado errata,</span><span style="font-size: small;"> che compongono la serie credo che tutti gli appassionati di Poldark saranno parecchio impegnati nei prossimi mesi!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Buona lettura! </span></div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-84859168600187025562016-05-08T20:38:00.001+02:002016-06-25T12:12:42.632+02:00W le mamme!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2BxBdIo9ZMeKApFu_hGbkSdg3k1sp1YJC-sAR4V14XY7f-MWEfhAq8Zx8aD1HIB-gDTvp2bzkOINthaVnwniFbQg8ps1QDyhRk6u4dibNequjAq-gw8uL79twBKxYa3GQJE2xtBkH6lI/s1600/IMG-20160508-WA0004.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2BxBdIo9ZMeKApFu_hGbkSdg3k1sp1YJC-sAR4V14XY7f-MWEfhAq8Zx8aD1HIB-gDTvp2bzkOINthaVnwniFbQg8ps1QDyhRk6u4dibNequjAq-gw8uL79twBKxYa3GQJE2xtBkH6lI/s400/IMG-20160508-WA0004.jpg" width="366" /> </a> </div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-17110886335487919152016-05-02T00:16:00.004+02:002016-05-04T12:33:18.775+02:00La Battaglia navale di Marco Malvaldi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8SarxjHGZ702BaDTsFSlggfFnqEyWHXsdCjcf5bUU5GSSViugsi0c8BU9x8W3xfiBw2u16JiCG_p8i_ez9GuWtJFyi8DnmGb0b6U0M9_6MnP96TaE18SxG1VdzMAY1fu1mzQtBzphgFE/s1600/Malvaldi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8SarxjHGZ702BaDTsFSlggfFnqEyWHXsdCjcf5bUU5GSSViugsi0c8BU9x8W3xfiBw2u16JiCG_p8i_ez9GuWtJFyi8DnmGb0b6U0M9_6MnP96TaE18SxG1VdzMAY1fu1mzQtBzphgFE/s1600/Malvaldi.jpg" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit; font-size: xx-small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: xx-small;">Finalmente <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">i</span>n questo nuovo romanzo del sagace scrittore Malvaldi torna
ad essere protagonista la “banda” del Bar Lume: quattro anziani
avventori, il “barrista” Massimo e la di lui fidanzata,
Commissario di polizia della località</span></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: xx-small;"> di Pineta</span></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: xx-small;"> sonnacchioso paes<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">ino </span>sul litorale toscano.</span></span></span></span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit; font-size: xx-small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: xx-small;">Questa
volta al centro dell'attenzione
degli irriducibili vegliardi è il rinvenimento del cadavere di una
giovane badante ucraina, per cui si mobiliterà l'intera comunità
ucraina femminile che indicherà nel marito violento della vittima il
sicuro colpevole! Il caso, apparentemente semplice, sarà dichiarato
di competenza territoriale di un altro commissariato sicchè Massimo e la
fidanzata poliziotta potranno partire per le vacanze. Saranno, ahimè,
costretti ad un subitaneo rientro a causa di un atto vandalico che
potrebbe celare un gesto terroristico! </span></span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit; font-size: xx-small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: xx-small;">Un passo biblico e una strana coincidenza faranno sì
che il bar si trasformi in una succursale del Commissariato e che i
vecchietti indaghino sotto copertura...presso i locali giardinetti! </span></span></span></span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: xx-small;"><span style="font-family: inherit; font-size: xx-small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: xx-small;">L'indagine è iniziata ed è come una
battaglia navale: "<i>all'inizio spar<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">i</span> alla cieca<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> </span>e non cogli niente, ma è fondamentale che tu ti ricordi dove hai sparato, perchè anche il fatto che tu là non <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">abbia</span> trovato nulla è un'informazion<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">e... <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">quando prendi qualcosa senza affondarlo<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">, capisci che </span></span></span>dev<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">i</span> continuare a sparare..ma
con criterio<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">...</span> è solo questione di tempo!</i>"</span></span></span></span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" lang="it-IT" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: xx-small;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: xx-small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: xx-small;">L'umorismo
caustico e schietto, tipicamente toscano, rende la lettura divertente e
impedisce di staccarsi dalla storia fino al fin<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">ale <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">del tutto inaspettato...almeno per me che, <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">confesso, ho letto il libro tutto d'un fiato<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> senza peraltro capire chi <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">fosse il colpevole. </span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: small;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: xx-small;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">N</span>onostante sia così<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> coinvolgente <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">il racconto giallo è un po' il pretesto <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">adottato dallo</span> scrittor<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">e <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">per</span> raccontare altre cose<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">: <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">il malinconico passare del tempo che induce anche i p<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">iù forti<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> e </span>appassionati a dover<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">si arrendere alla<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> </span></span>vecchiaia e i più giovani a ricordarsi che i vecchi rendon<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">o la vita più interessante con i loro racconti e la loro esperienza. E<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> </span>poi la matematica e i ragionamenti logici della fisica e della statistica che<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">, <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">resi comprensibili anche </span>a coloro i quali non ne hanno mai capito un tubo, <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">regola<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">no la nostra vita e i nostri comportamenti: lo sapete che il fattoriale<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">, alla base del calcolo combinatorio<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">, può servire <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">ad infilare le valige <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">nel portabagagli? E che il sampling bias può <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">sviarti e indurti a giungere a delle conclusio<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">ni <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">verosimili ma<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> sbagliate? No?<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">!!! </span>Leggete il libro!</span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span> </span></span></span></span></span></span></div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-38376123984396560282016-04-28T08:30:00.000+02:002016-05-02T00:24:41.536+02:00L'ultima spiaggia di Nevil Shute <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid0OqUQhNvDfIGE5hyCw1OS6bKGkxbVQccN33r4WO_pbZR1y_z-j6hoH07Y4ZorNlPwMG2aOwAFh8kCZX6MnNSkkDFfKREbOzqG7_kcRFAn39PYoyk8jVjLmi-5KWtslKtKxFGgpq5ePM/s1600/shute.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid0OqUQhNvDfIGE5hyCw1OS6bKGkxbVQccN33r4WO_pbZR1y_z-j6hoH07Y4ZorNlPwMG2aOwAFh8kCZX6MnNSkkDFfKREbOzqG7_kcRFAn39PYoyk8jVjLmi-5KWtslKtKxFGgpq5ePM/s1600/shute.jpg" /></a></div>
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Ho scoperto questo libro per puro caso grazie al film del 1959 con Gregory Peck e Ava Gardner : film hollywoodiano in bianco e nero veramente suggestivo ma come al solito, almeno per quanto mi riguarda, assolutamente imparagonabile al libro.</div>
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La prima sorpresa è stato l'autore ... un ingegnere inglese, poi naturalizzato australiano!Aver lavorato nel mondo dell'edilizia mi ha reso scettica nei confronti dell'immaginazione di un ingegnere ma in questo caso si trattava di uno specializzato in aereonautica!</div>
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Comunque il libro, scritto nel 1955, è ambientato in un futuro non troppo lontano in cui la guerra fredda e la corsa agli armamenti nucleari ha scatenato la paventata terza guerra mondiale: le bombe al cobalto sono state lanciate in maniera indiscriminata e tutto l'emisfero boreale è stato annientato.</div>
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Le radiazioni hanno ucciso tutte le forme viventi lasciando le città e i paesi deserti come dei monumenti vuoti alla follia dell'uomo mentre l'emisfero australe sarà presto invaso dalle radiazioni trasportate dai venti e dalle correnti marine e la restante parte dell'umanità sta aspettando la fine che arriverà entro pochi mesi.</div>
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Il racconto inizia proprio in Australia dove si incontrano i protagonisti: il capitano Towers della Marina statunitense a capo del sottomarino Scorpion, che insieme ad altre unità si è rifugiato nel porto di Melbourne, e il tenente Holmes della Marina australiana. Il comando militare australiano, l'unico ad essere ancora attivo, decide di mandare il sottomarino Scorpion in perlustrazione nell'emisfero boreale per verificare i livelli di radioattività e l'esistenza di forme di vita, farà parte dell'equipaggio uno scienziato John Osborne. Prima di partire i due militari avranno la possibilità di conoscersi e il capitano sarà invitato a casa del giovane tenente dove abita con la moglie e la figlia neonata e dove l'americano conoscerà una bella e affascinante ragazza australiana: Moira.</div>
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Quello che ho trovato davvero interessante è stato il modo in cui questa fine imminente viene raccontata: non ci sono dialoghi strappalacrime o scene madri eppure in alcuni momenti le emozioni sottaciute sono evidenti e strazianti. La fine dell'umanità sta arrivando ma il pensiero del nulla assoluto è troppo per la mente dell'uomo e così dopo un primo momento di smarrimento in cui non si va più a scuola, non ci si iscrive all'università o si fanno progetti la speranza senza speranza costringe i vivi ad andare avanti.</div>
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Non sanno per quanto tempo vivranno potrebbe essere un giorno, una settimana, un mese o un anno ma ritornano nei banchi di scuola e seminano nei campi e costruiscono giardini, piantano alberi che non vedranno crescere e comprano regali ai figli che non ci sono più. Il senso della vita viene reso benissimo ed è lapalissiano: si vive fino alla morte, ma fino a quel momento la vita ha il senso che noi gli diamo e quindi fermarsi ad aspettare è impossibile anche per un anziano.</div>
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Lo stile del racconto è lineare senza concessioni ad introspezioni o sentimentalismi: i protagonisti svolgono i loro compiti e in sostanza vivono la loro vita.</div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-75081983716558628062016-04-24T18:31:00.002+02:002016-04-24T18:31:20.101+02:00William Shakespeare <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRz4ZU62-BRxu_KaPSz5Vc8_lFKL9ukpg2MCdq3bhf2uNlllUCGsNHtW9HIG2KsAzdctlOH1FeveoAI3gz4HRU-v-4ofaFcpqMfkmzVqSDmabrXPboWFv0l2gTFBcWzn7RnM8RQVP_Pnk/s1600/Sheakspeare.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRz4ZU62-BRxu_KaPSz5Vc8_lFKL9ukpg2MCdq3bhf2uNlllUCGsNHtW9HIG2KsAzdctlOH1FeveoAI3gz4HRU-v-4ofaFcpqMfkmzVqSDmabrXPboWFv0l2gTFBcWzn7RnM8RQVP_Pnk/s320/Sheakspeare.jpg" width="320" /></a></div>
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Il 23 aprile del 1616 muore quello che sarà considerato uno dei più grandi drammaturghi della storia mondiale : William Shakespeare.<br />
Sono passati quattrocento anni e le sue opere continuano ad essere rappresentate e le sue poesie recitate, dalle indagini documentarie svolte dagli storici sembra che la sua vita non sia stata particolarmente movimentata: era un uomo con famiglia che cercava di sbarcare il lunario. Nato nel paese Stratford-upon-Avon intorno al 1564, si sposò con una donna più grande di lui ed ebbe dei figli, una certa parte della sua vita non si conosce e sopra questi anni si sono costruiti misteri su misteri ma, probabilmente, il motivo per cui non si sa nulla è che in quegli anni non ebbe altri figli e non comperò proprietà e quindi il suo nome non comparve sui registri parrocchiali o su atti notarili.<br />
La sua passione per il teatro iniziò anche grazie alle compagnie teatrali che giravano il paese e ad una di queste si unì quando decise di recarsi a Londra per cercare fortuna.<br />
Nel primo periodo in cui visse a Londra si dedicò attivamente al suo ruolo di attore e commediografo e, quando il dilagare della peste costrinse le autorità alla chiusura dei teatri, iniziò a scrivere i suoi famosi sonetti. Nel 1594 l'epidemia finì, i teatri furono riaperti e Shakespeare contribuì a fondare una compagnia teatrale chiamata i <i>Servi del Lord Ciambellano</i> che poi divenne, dopo la morte di Elisabetta I, <i>i Cavalieri del Re</i>.<br />
In quegli anni smise di recitare e si dedicò interamente alla scrittura delle sue opere per le trame delle quali si ispirò ai testi di letterati italiani del rinascimento e a quelli di Boccaccio, ma anche la storia fece da sfondo ad alcune delle sue opere più famose: inizialmente fu la storia inglese, basti pensare alla guerra delle due rose per il Riccardo III e poi anche alla storia dell'antica Roma, ma gli eventi storici furono forse il prestesto per scrivere di passioni e sentimenti universali: chi è che non ha mai pianto per un amore perduto, o non è stato tormentato dalla gelosia? chi non è stato tentato dall'invidia o annichilito dalla paura? Chi non ha vissuto almeno una tempesta o sognato di travestirsi per essere qualcun'altro e sfuggire così ad un destino ineluttabile?<br />
Non saprei dire, onestamente, quale sia la mia opera preferita so che due mi sono particolarmente care: una di queste è l'Amleto, l'avrò letto un numero infinito di volte e con youtube mi sono divertita a vederne le interpretazioni di Laurence Olivier, di Kenneth Branagh o di Mel Gibson. Il tormento del dubbio è affascinante e macabro e poi ogni volta che risento il monologo "essere o non essere..." riscopro dei significati sempre nuovi e il senso si approfondisce con il passare degli anni perchè le parole sono sempre le stesse ma le sfaccettature, alle orecchie di chi le ascolta, mutano perchè muta l'età, l'esperienza e la maturità e così lo stesso dramma si evolve e rimane sempre attuale.<br />
L'altra opera che mi affascina forse perchè la prima volta l'ho vista a teatro interpretata da un grandissimo Gabriele Lavia, è il Riccardo III che mi dà i brividi solo con l'attacco iniziale : "Ora l'inverno del nostro scontento e' reso estate gloriosa da questo sole di York..."<br />
Ricordo di averla vista un'estate nel teatro antico di Taormina: Lavia interpretava Riccardo III solo che si era infortunato la sera prima sul palcoscenico e così aveva una stampella e non portava il costume di scena ma una semplice calzamaglia nera con una maglietta dello stesso colore. Dopo le battute iniziali quella stampella non si notava più perchè semplicemente faceva parte del scena, era una estensione del braccio dell'attore. L'atmosfera era cupa e i protagonisti erano l'ambizione, l'invidia, l'astuzia che attiravano, avvolgendolo, lo spettatore fino alla fine quando non c'è più scampo e la morte pone fine alle ingiustizie ...quasi tre ore dopo!</div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-63901428528325673052016-04-12T23:38:00.001+02:002016-04-12T23:39:54.685+02:00Credenza shabby <p dir="ltr">Stamattina stufa dell'angoliera dell'ikea che avevo dipinto di bianco qualche anno fa, ma che si era ingiallita, ho preso in mano rullo , pennello e colore e ho passato due mani! Poi con l'aiuto della carta carbone ho riportato scritte e disegni sulle superfici e infine con un colore acrilico nero ho ripassato tutto!<br>
Mi sono stancata ma anche divertita!</p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbvHEB2OSZLtB6CR2K72WuCbwJEyQ0ivxrRzIQIU1uwo0NMlU_ci77GxHi2zdwlLM4tJ106gtD7x1eXz7pmp6KcfGBqQY54VCOTc2FN9-WBPXD_a2cJO4bTuOjajpMpNvVhHWhBnemOUM/s1600/20160412_225204.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbvHEB2OSZLtB6CR2K72WuCbwJEyQ0ivxrRzIQIU1uwo0NMlU_ci77GxHi2zdwlLM4tJ106gtD7x1eXz7pmp6KcfGBqQY54VCOTc2FN9-WBPXD_a2cJO4bTuOjajpMpNvVhHWhBnemOUM/s640/20160412_225204.jpg"> </a> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1xcUpiLCTkmETpnHcE1u-SYCqfWqQpBDGXpz37tGZHlNWbRqExXErW0Ey-Rl9AWNwFx_0_9fqOJG6lcgokmF5jpUOdnyKerIu2x2bbgz_kisEfjk7JeAfJ5mQKzs_A9COwsZxe3UFVMs/s1600/20160412_225153.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1xcUpiLCTkmETpnHcE1u-SYCqfWqQpBDGXpz37tGZHlNWbRqExXErW0Ey-Rl9AWNwFx_0_9fqOJG6lcgokmF5jpUOdnyKerIu2x2bbgz_kisEfjk7JeAfJ5mQKzs_A9COwsZxe3UFVMs/s640/20160412_225153.jpg"> </a> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPDhwjqyZHkcVEAHCoFTFllG8K_EhTO5HPsEaYLOO6ZKM6O6aFjVfmdTkPb0hXINmVfdFDAqT8NT7MVnuMYfa52xxMsxXphWjZCFRyzRegGOELb1BSSQ0UQB18iv2CkEv9LavRPrtf1pI/s1600/20160412_225156.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPDhwjqyZHkcVEAHCoFTFllG8K_EhTO5HPsEaYLOO6ZKM6O6aFjVfmdTkPb0hXINmVfdFDAqT8NT7MVnuMYfa52xxMsxXphWjZCFRyzRegGOELb1BSSQ0UQB18iv2CkEv9LavRPrtf1pI/s640/20160412_225156.jpg"> </a> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmaKKwWdMh0DAZSTn6efvjv7gRh0pY20CBK1uCc4qrO7EH1jvZKpVvnLjQETr5Vj7_z5I3SKMohDZ_F6f0an1FDe4PhRQwdNkWv38ulcCMb6d9SOLkM4_Q_d2lbs3cTc7hw3kIPfrJGXU/s1600/20160412_225142.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmaKKwWdMh0DAZSTn6efvjv7gRh0pY20CBK1uCc4qrO7EH1jvZKpVvnLjQETr5Vj7_z5I3SKMohDZ_F6f0an1FDe4PhRQwdNkWv38ulcCMb6d9SOLkM4_Q_d2lbs3cTc7hw3kIPfrJGXU/s640/20160412_225142.jpg"> </a> </div>Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-78757420808404433452016-04-05T17:18:00.000+02:002016-04-05T17:23:09.578+02:004 tappa del SAL <div dir="ltr">
Fine quarta tappa la quinta è appena iniziata ma procede molto velocemente! </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqqMfFYw9guK1GiQElaCV8UsG-q5rfWJY3_X-IcvFt-1VoqOtMdm241Udh-blIOYwnbwXtH1aLQgwFGECnSP219_wFMr0YbLmFE9w3z8d8flmcjYPLI_nLy24gR9C7tb5SC0OlOH_ttdU/s1600/20160405_171125.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqqMfFYw9guK1GiQElaCV8UsG-q5rfWJY3_X-IcvFt-1VoqOtMdm241Udh-blIOYwnbwXtH1aLQgwFGECnSP219_wFMr0YbLmFE9w3z8d8flmcjYPLI_nLy24gR9C7tb5SC0OlOH_ttdU/s640/20160405_171125.jpg"> </a> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC1nPbSgre_MfBauyyXC_KA4hOS0ZfRKgRHEwaiwXxLa35mIP8LAwOf8SjGzap5MHA7ZPfGdYALHNtu5P6Sqxur3CLfVfAa26UchaHg2rYyQhz9bzCGE3rqqDqKDQRWwkch4pwi9NEt2I/s1600/20160405_171302.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC1nPbSgre_MfBauyyXC_KA4hOS0ZfRKgRHEwaiwXxLa35mIP8LAwOf8SjGzap5MHA7ZPfGdYALHNtu5P6Sqxur3CLfVfAa26UchaHg2rYyQhz9bzCGE3rqqDqKDQRWwkch4pwi9NEt2I/s640/20160405_171302.jpg"> </a> </div>Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-38653945114063860632016-03-27T14:50:00.001+02:002016-03-27T14:50:17.954+02:00Pasqua <p dir="ltr">Auguri a tutti! </p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPp3xiE-He2omDtD_BhpPe9fQb9NwW9rMw4lndZo8oPF5V_iXxXDHLWMaksZ92xkgsqmFJ4qW1M-iHg59WacBltEXMrUV7Ne9LlTbaLCaf_9pTPFlu-Aceme8IW_hoUHgoa4SuZbcXMiE/s1600/IMG-20160327-WA0010.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPp3xiE-He2omDtD_BhpPe9fQb9NwW9rMw4lndZo8oPF5V_iXxXDHLWMaksZ92xkgsqmFJ4qW1M-iHg59WacBltEXMrUV7Ne9LlTbaLCaf_9pTPFlu-Aceme8IW_hoUHgoa4SuZbcXMiE/s640/IMG-20160327-WA0010.jpg"> </a> </div>Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-77592515840160398122016-03-18T17:24:00.000+01:002016-03-18T17:24:51.816+01:0067 Clarges Street - l'Avventuriera<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiICBhepd-X8HTRKDf9mKziFaoQENDl-PA7n_5uk5-UBLBEz2-5qh3r8mVKGwosY7yGH2fw6QYLwKr-w9Oun9s51mkSjHmXHanRPJsligMbBLHi8VE9JbKaxM6bNwoPWdG-UwkI0NLmuGg/s1600/l%2527avventuriera.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiICBhepd-X8HTRKDf9mKziFaoQENDl-PA7n_5uk5-UBLBEz2-5qh3r8mVKGwosY7yGH2fw6QYLwKr-w9Oun9s51mkSjHmXHanRPJsligMbBLHi8VE9JbKaxM6bNwoPWdG-UwkI0NLmuGg/s320/l%2527avventuriera.jpg" width="224" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Quinto e penultimo libro di questa serie proposta dall'Astoria: inutile dire che l'ho letto in un pomeriggio!</div>
<div style="text-align: justify;">
Si apre una nuova Stagione a Londra e nuovi affittuari sono alla ricerca di una casa signorile, in una strada alla moda, con una efficiente servitù che permetta a chi lo desidera di fare la propria comparsa sul palcoscenico dell'alta società londinese e quale potrebbe essere il miglior punto di partenza se non una abitazione "iellata" dove il padrone di casa si è suicidato e in una famiglia affittuaria si è consumato un omicidio? </div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco quindi che questa volta alla porta del 67 di Clarges Street si presentano ben due possibili affittuari: un affascinante e sprezzante Conte, il Conte di Fleetwood, che detesta la servitù e successivamente una strana coppia formata da una dama quanto mai giovane e bella ma dal frasario, a volte, poco raffinato ed un anziano gentiluomo silenzioso, si tratta di Mr. e Miss Goodenough sua nipote: saranno questi ultimi a decidere di affittare la casa e la servitù.</div>
<div style="text-align: justify;">
Servitù che gli appassionati lettori di questa serie conoscono bene e che, capitanata dal maggiordomo Mr. Rainbird, sta continuando a mettere da parte i sudati risparmi per poter acquistare un pub che permetta a tutti i dipendenti di liberarsi dall'odiato Mr Palmer, amministratore disonesto che li riduce alla fame pagando loro dei salari miserabili. Anche nelle camere più umili della casa, però, gli animi stanno cambiando e così ritroviamo la giovane sguattera Lizzie che, presa da un desiderio di libertà ed emanipazione, cerca il suo riscatto accettando la corte di un capo valletto della casa accanto, che pure non ama, ma che solletica la sua vanità femminile e la induce a venir meno al patto di lealtà con gli altri domestici!</div>
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Sarà la stessa vanità che guiderà la protagonista Emily Goodnenough a fingersi diversa da quello che è ed a cercare di conquistare il cuore di un uomo titolato che nasconde, anche lui, i suoi bravi segreti: tra una rout, un palco all'opera e molte risate il lettore scoprirà la vera identità di Miss Goodnenough e se i suoi "piani" riusciranno a realizzarsi.</div>
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Scritto con il solito stile scorrevole ed ironico M.C. Beacon ci riporta di nuovo nel mondo scintillante e un poco ridicolo dell'Inghilterra di inizio ottocento: tra tutti i libri letti fino ad ora di questa serie questo è stato, a mio parere, il più prevedibile ma ha gettato le basi per l'ultimo che dovrebbe sciogliere alcuni intriganti interrogativi...</div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-33651699312439779122016-03-16T20:48:00.002+01:002016-03-16T20:48:58.388+01:00Suffragette<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzRFTSBrRfnlKCtrDN5mEaMSP_q8micmq5ztypy01_UUQSXdJKTUJArsh4ZRew1YKHNoHGRozZpsiIAy9872-rN2RUA6iutUdOSy_hp4uG9VxcGMDLmH3FQP6VuP0gBFP90xzj-jf2qPE/s1600/suffraggette+film.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzRFTSBrRfnlKCtrDN5mEaMSP_q8micmq5ztypy01_UUQSXdJKTUJArsh4ZRew1YKHNoHGRozZpsiIAy9872-rN2RUA6iutUdOSy_hp4uG9VxcGMDLmH3FQP6VuP0gBFP90xzj-jf2qPE/s1600/suffraggette+film.jpg" /></a></div>
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E' uscito nelle sale da pochi giorni un film basato sulla storia vera del movimento femminista inglese, fondato da Emmeline Punkhurst nel 1903, l'Unione sociale e politica delle donne (<i>Women's Social and Political Union</i> - WSPU) che aveva come scopo principale quello di ottenere il voto per le donne.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4EF118awD6-DKf1H-y4tgT7oHWRGZh1drA6PpXB8KGa7Lj338k3Gjs-qGl5ppnocFGda4ePmJT1Kbp_ya3fCZro_fU_F2MNx0ZYV1MnQHha2oAuXa6iF-JsnKXk0-wt5CuDVuFFqZR2M/s1600/151002-pankhurst.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4EF118awD6-DKf1H-y4tgT7oHWRGZh1drA6PpXB8KGa7Lj338k3Gjs-qGl5ppnocFGda4ePmJT1Kbp_ya3fCZro_fU_F2MNx0ZYV1MnQHha2oAuXa6iF-JsnKXk0-wt5CuDVuFFqZR2M/s320/151002-pankhurst.jpg" width="320" /></a></div>
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A dire il vero in Inghilterra i movimenti femminili per il riconoscimento del diritto al voto erano nati già verso la fine del 1700 quando Mary Wollstonecraft pubblicò<i> A Vindication of the Right of Women</i> ma fu nel 1835 che si riconobbe il diritto al voto femminile anche se nelle sole elezioni comunali, il suffragio universale, infatti, a livello nazionale era molto lontano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il film racconta le battaglie che portarono alla conquista del voto nel 1928: una lotta tutt'altro che semplice e soprattutto cruenta, che vide le attiviste subire violenti pestaggi, la prigione, l'intimidazione come se fossero delle sovversive...e forse lo erano! </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBWt_DTTu3u68BIXPpjcjyuwstysRT4ipU9tEY292S1GhITg8wUeZ5uI5iZAR3DoofGEnGnN_fjMIvdbk-RkWLX6KR_uMtAEhJ47s9xAYBWlnAn4uUzG1RpwffRi-3wAm_tjyiMWtRqss/s1600/suffragette.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBWt_DTTu3u68BIXPpjcjyuwstysRT4ipU9tEY292S1GhITg8wUeZ5uI5iZAR3DoofGEnGnN_fjMIvdbk-RkWLX6KR_uMtAEhJ47s9xAYBWlnAn4uUzG1RpwffRi-3wAm_tjyiMWtRqss/s1600/suffragette.jpg" /></a></div>
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La storia narrata in primo piano è quella non vera, ma verosimile, di Maude Watts operaia di una lavanderia, sposata e con un figlio piccolo che lavora dall'età di sette anni e che oltre ad una vita dura e sacrificata deve subire le oltraggiose attenzioni del suo capo reparto. Viene coinvolta suo malgrado, all'inizio, nel movimento femminista: depone come testimone di fronte ad una commissione parlamentare che si impegna a presentare un progetto di legge all'allora Primo Ministro Loyd George. </div>
<div style="text-align: justify;">
E' bellissima la scena in cui le viene chiesto cosa si aspetta che possa cambiare per le donne a seguito di una legge sul suffragio universale e lei risponde che non si è mai posta la domanda ma "...il solo fatto che possiamo " dare un senso diverso alla vita vissuta...</div>
<div style="text-align: justify;">
La legge non passa e la lotta diviene molto dura come dure sono le repressioni e la pressione della politica che non vuole affrontare la questione e censura anche i giornali affinchè il "problema" non salga alla ribalta dell'opinione pubblica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche la vita di Maude diventa molto difficile poichè suo marito la butta fuori di casa e le proibisce di vedere il figlio, a questo si aggiunge il fatto che lascia il suo lavoro non potendo più tollerare le molestie: la sua caduta finisce per trasformarsi nel suo punto di forza perchè ormai non ha più niente da perdere e finalmente, per la prima volta nella sua vita, può smettere di avere paura e combattere fino in fondo per il diritto di vivere liberamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel film viene ben delineata la realtà dell'Inghilterra di allora, la durezza delle condizioni di vita delle donne e anche il disprezzo in cui vivevano condannate dai loro stessi mariti e compagni : nella società dell'epoca le mogli e i figli erano di proprietà del marito che poteva disporne come voleva, così come non apparteneva ad una donna il proprio salario e anche la dote che una volta sposata diveniva patrimonio del marito.</div>
<div style="text-align: justify;">
La battaglia delle attiviste smise di essere pacifista e l'uso della violenza fu giustificato da parte della stessa Punkhurst dal fatto che non aveva senso rispettare una legge che non rispettava le donne, che non le prendeva in nessuna considerazione non solamente come soggetto attivo politicamente ma come essere umano in generale.</div>
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</div>
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Ho trovato questo film molto bello e toccante perchè racconta la tragica verità della vita di tantissime donne con un ritmo incalzante e senza nessuna concessione alla retorica, non c'è nessuna vittoria trionfalistica perchè il traguardo finale è ottenuto a prezzo di grandissimi sacrifici. Nel guardarlo ho riflettuto sull'importanza dell'eredità lasciataci dalle nostre antenate, a quanti diritti abbiamo, anche solo quello di esprimere un'opinione in un blog, e a quante donne purtroppo ancora oggi, in alcune parti del mondo, vivano recluse. Molte di quelle battaglie continuano però nel nostro quotidiano: certo possiamo rivendicare una indipendenza economica, possiamo votare, abbiamo il diritto di disporre del nostro corpo, ma non si tratta di diritti acquisiti definitivamente poichè ad ogni passo, ad ogni crisi economica, ad ogni cambiamento sociale dobbiamo continuare a lottare ancora e ancora affinchè la realtà non sopravanzi le norme legislative facendole diventare lettera morta: un esempio nel nostro Paese è che la possibilità di essere obiettore di coscienza di alcuni medici mette a rischio l'assistenza medica in caso di aborto e quindi la possibilità in pratica di ricorrere all'interruzione di gravidanza che pure è prevista dalla legge. La mancanza di strutture sociali rendono difficile alle donne di avere dei figli e continuare a lavorare, in sostanza continua ancora ad essere forte la contrapposizone tra il mondo maschile e quello femminile che non riescono a conciliarsi e si confrontano in un rapporto basato sulla forza e non sulla ragionevolezza.</div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-9821346158649447012016-03-12T14:53:00.000+01:002016-03-12T15:04:07.240+01:008 Marzo - Anna Del Bo Boffino<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTrMt7F7b27046johajkuV19GPe5VYXEBUoaPZI5EStqanPpP-t6kV9SlE-BVNIerRyMZSZGoML1jwMTsLMeWi_BU4dIRMP3dqFq6VNdVAuZYKZwsN1irmN-c7fqejKk4qmTWuIe35IL4/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTrMt7F7b27046johajkuV19GPe5VYXEBUoaPZI5EStqanPpP-t6kV9SlE-BVNIerRyMZSZGoML1jwMTsLMeWi_BU4dIRMP3dqFq6VNdVAuZYKZwsN1irmN-c7fqejKk4qmTWuIe35IL4/s1600/images.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
L'otto marzo del 1925 nasceva a Milano Anna Del Bo Boffino, figlia di una famiglia modesta, si dedicherà agli studi classici laureandosi in filosofia con Antonio Banfi.<br />
Dopo il periodo della guerra in cui aiuterà i partigiani come "postino" recapitando messaggi e volantini nel 1949 sposerà Giuseppe del Bo, dirigente editoriale della Feltrinelli e insieme a lui si recherà, nei primi anni cinquanta, a Parigi, centro di una attivissima vita intellettuale in cui si muovono figure come Sartre, Simone De Beavoir, Cocteau. In quel periodo inizierà a lavorare come corrispondente dell'Unità per la pagina della donna.<br />
Tornata in patria svolgerà vari ruoli: presso l'ufficio stampa della Feltrinelli, come redattrice del mensile "Abitare" ma sarà la collaborazione con Elio Vittorini a spingerla ad affrontare dei temi quali le emozioni, i sentimenti, il mondo del quotidiano che la spingeranno ad interessersi in maniera rigorosa e quasi scientifica ad un ambito ch<span style="font-family: inherit;">e la coinvolgerà pienamente per il resto della sua vita.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Nel 1968, nella redazione di un mensile dedicato ai genitori, Anna si dedicher</span>à al compito di scrivere di sessualità in relazione alle giovani coppie ed ai rapporti tra genitori e figli impegno che porterà avanti nella sua collaborazione con il settimanale "Amica" su cui terrà una rubrica in cui ragionerà sulle perplessità, sui dubbi di donne di qualsiasi età e condizione affrontando tematiche spinose quali il divorzio, la libertà sessuale, l'aborto... Fino ad arrivare a riflessioni più generali sulla questione femminile e sul ruolo della donna nella società moderna.<br />
Sulla spinta dal desiderio di aiutare le donne a confrontarsi e a creare una sorta di rete per sostenersi vicendevolmente decide di impegnarsi politicamente come consigliere della Provincia di Milano per un lungo periodo e attraverso l'Unione Femminile nazionale promuove incontri periodici per favorire questo continuo confronto tra le associazioni e i gruppi femminili ai fini della costruzione di una nuova identità e consapevolezza femminile.<br />
Scrive anche numerosi libri come Pelle e cuore del 1980, Figli di mamma del 1981, Voi Uomini del 1985 ed altri. Recentemente mi è capitato di leggere uno di questi libri, che peraltro sono fuori commercio e che sono riuscita a reperire solo in biblioteca: "Figli di mamma".</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5Hkry8VxnZPOOMUmn7JutG8OzDUrraVpd57TC5pRyTItWp3fWN0-ecsBYON0Ol2_j4AEFpZbRmu2NayfMFG6v81xcFjy6dR2jpIn6DsA0LpAuUtIMr2pNUfPxhLdfttSgLQ8uN0ZtLG8/s1600/%2524_35.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5Hkry8VxnZPOOMUmn7JutG8OzDUrraVpd57TC5pRyTItWp3fWN0-ecsBYON0Ol2_j4AEFpZbRmu2NayfMFG6v81xcFjy6dR2jpIn6DsA0LpAuUtIMr2pNUfPxhLdfttSgLQ8uN0ZtLG8/s1600/%2524_35.JPG" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">In questo testo la scrittrice cerca di fare il punto di come si sia evoluto il pensiero femminista dal 1968 agli anni ' 80: dodici anni
in cui sono state approvate numerose leggi che, almeno dal punto di vista giuridico hanno cambiato molto il volto della società italiana come, ad esempio, la riforma del diritto di famiglia, la legge sul divorzio e sulla assistenza medica in caso di aborto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Si tratta di un testo in cui si documenta e analizza come e se sia cambiato il ruolo
della donna all'interno del mondo del lavoro, della famiglia, del
rapporto di coppia, come riferimento genitoriale sia per i figli
maschi sia per le femmine, del rapporto con la propria madre e soprattutto quale sia il rapporto della donna “moderna” con se stessa: una donna
che inizia a prendere confidenza con la consapevolezza di avere dei
diritti e dei doveri nei confronti della propria mente e del proprio
corpo e che nel fare ciò rivoluziona l'</span><span style="font-size: small;">immagine femminile </span><span style="font-size: small;">delle generazioni
precedenti, l'idea di una figura angelica, e quindi asessuata, il cui compito supremo era quello della
procreazione e della tutela del focolare.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"> Questo scardina
tutti i ruoli sociali e costringe a rivedere i modelli tradizionali non avendone, però, nuovi pronti in sostituzione: da qui uno
smarrimento generale nel tentativo di conciliare la nuova donna nelle
relazioni con le proprie madri, che rappresentavano il passato, i
propri mariti, il presente, ed i propri figli, il futuro.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Le
donne venivano lasciate sole a rielaborare un nuovo tipo di rapporto
con i propri compagni che non accettavano l'eventuale ambizione in
campo lavorativo delle mogli, non accettavano l'idea di una donna
consapevole del proprio corpo che cercava nel rapporto amoroso non
più una sorta di sublimazione e di trascendenza di sé quale
contenitore della vita ma una condivisione del piacere e del
godimento di un rapporto fisico che per secoli era stato monopolio
dell'uomo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Anche i rapporti con i figli diventavano difficili perchè si tendeva a rifiutare il modello di una mamma-chioccia, protettiva e sempre presente e qui giocavano, e direi, giocano diversi istinti contrastanti : da un lato l'istinto di protezione e cura della prole e il desiderio, leggittimo, di realizzazione e affermazione di sè nel mondo fuori di casa e quindi sensi di colpa, rabbia e rancore che hanno a volte avvelenato i rapporti familiari.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">A distanza di quasi trentasei anni ho trovato questo libro piuttosto attuale e soprattutto mi ha spinto a riflettere non solo su quanto ancora oggi la società costuisca delle barriere invisibbili intorno alle donne ma che le stesse donne non abbiano raggiunto una vera e forte consapevolezza di sè e soprattutto l'urgenza di creare quella rete di solidarietà che Anna Del Bo Boffino e tante altre come lei negli anni passati abbiano cercato di promuovere.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFnSuKhSRuwU9F6Rv9WV9fxkJP8wOcdyeOrqRNEL_UsrynaCAgxCRZ9MGDW9RcEFmV8OQAdv2xVD_GAK0Un_xm1aTJ1-DTjDPDigWcuflWB8yzFyqFXL1h1H6-iKyTHIY7TtQZ7Qge4SQ/s1600/index.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFnSuKhSRuwU9F6Rv9WV9fxkJP8wOcdyeOrqRNEL_UsrynaCAgxCRZ9MGDW9RcEFmV8OQAdv2xVD_GAK0Un_xm1aTJ1-DTjDPDigWcuflWB8yzFyqFXL1h1H6-iKyTHIY7TtQZ7Qge4SQ/s1600/index.jpg" /></a></div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-40154505408510958192016-03-09T20:06:00.001+01:002016-03-13T21:31:55.801+01:002 tappa del SAL <p dir="ltr">Ed eccoci alla fine della seconda tappa... mentre la terza è già in opera!</p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0Z266MLsP1U1AfKKcW_V3Hg6nw05v2XwYTjsNV1Vi78m5EN1BX-XIfUwGq-1dsDKHULZk8LjG_u7152XOgz7poAi6jmkY4BKK_lLY9mRCNRwIBPYGYWzBzQ7ZWz8jhoUu8zdsNes5Zis/s1600/IMG-20160313-WA0013.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0Z266MLsP1U1AfKKcW_V3Hg6nw05v2XwYTjsNV1Vi78m5EN1BX-XIfUwGq-1dsDKHULZk8LjG_u7152XOgz7poAi6jmkY4BKK_lLY9mRCNRwIBPYGYWzBzQ7ZWz8jhoUu8zdsNes5Zis/s640/IMG-20160313-WA0013.jpeg"> </a> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinhgh1UbRJMVmVCMcMfBbXolDCiBPPDk5S5TlgsPUX2lcWAGmKOYU2E2LRYSkXG4ueRSno9mEHRsNxHQv9ySuGP4ZFGnC-lx2LAlgQV5AJWuVRmWt4jieDFHTWG6C8klCKyNY9bLRWMYs/s1600/IMG-20160313-WA0009.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinhgh1UbRJMVmVCMcMfBbXolDCiBPPDk5S5TlgsPUX2lcWAGmKOYU2E2LRYSkXG4ueRSno9mEHRsNxHQv9ySuGP4ZFGnC-lx2LAlgQV5AJWuVRmWt4jieDFHTWG6C8klCKyNY9bLRWMYs/s640/IMG-20160313-WA0009.jpeg"> </a> </div>Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-32937850338370433552016-02-26T17:44:00.000+01:002016-02-26T17:44:09.127+01:00The hateful eight<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMLfNqngoLfLtvq14Up1AmUtuYLrlzij5Ye5XEzW9Bxga8Dev6QP8AQiHCx-z7ijWRpkG7oYwI1_9O1wE-uhW8FhcTN0vlH6BWEPwxUaBwAURrWJTFZtp5YJv2uQdY_d4gOZX186ZBBA0/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMLfNqngoLfLtvq14Up1AmUtuYLrlzij5Ye5XEzW9Bxga8Dev6QP8AQiHCx-z7ijWRpkG7oYwI1_9O1wE-uhW8FhcTN0vlH6BWEPwxUaBwAURrWJTFZtp5YJv2uQdY_d4gOZX186ZBBA0/s1600/images.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando ho saputo del nuovo film di Quentin Tarantino e ne ho visto il trailer mi sono subito incuriosita e riproposta di andarlo a vedere: il film precedente, Django Unchained, mi era piaciuto molto sia per la storia narrata sia per il modo in cui lo era stata. L'immagine dei grandi campi di cotone degli stati uniti del sud, le enormi case coloniali, il fruscio della crinolina dei vestiti femminili, sembrava quasi di sentire l'odore del tabacco fumato dai ricchi, arroganti e quantomai crudeli proprietari terrieri.</div>
<div style="text-align: justify;">
La stessa violenza, così volutamente plateale, aveva un suo fine: la descrizione di una società apparentemente civile che nascondeva, neanche troppo in fondo, una crudeltà insensata, l'affermazione della superiortà di una razza sulle altre e anche di una classe sociale empia e senza freni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tali soprusi avevano una fine e c'era la possibilità di salvezza: una sorta di vittoria del bene sul male, un percorso di riscatto e liberazione dalla schiavitù, senza buonismi alla Beecher Stowe, poichè l'emancipazione costa lacrime e sangue e non ci sono sconti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Niente di tutto ciò vi è in "The hateful eight" che è quanto mai distante dal precedente film in primo luogo per l'ambientazione: il gelido inverno delle montagne del Wyoming con le sue raffiche di neve sembra bucare lo schermo e penetrare nelle ossa dello spettatore, io mi ero avvolta nella sciarpa di lana e nel cappotto, e poi i personaggi non cercano riscatto o salvezza ma in qualche modo si crogiolano nella loro deriva morale e l'unico obiettivo è la sopraffazione reciproca senza scampo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh73mfSe-OQmxfvebfRStw6Mt6J71GLRMSJdsHIAdEzB8UsO5iq1UlIeBQDDr6RF6V5EgOPr9NV6EXsE97fTSphTxzrw3Pu792jhCSrAUNA4ErKO5oYm6aXR8Vg3Cj8e9Xt9qv_2-y4Otk/s1600/images+3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh73mfSe-OQmxfvebfRStw6Mt6J71GLRMSJdsHIAdEzB8UsO5iq1UlIeBQDDr6RF6V5EgOPr9NV6EXsE97fTSphTxzrw3Pu792jhCSrAUNA4ErKO5oYm6aXR8Vg3Cj8e9Xt9qv_2-y4Otk/s1600/images+3.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il racconto è suddiviso in capitoli come se si trattasse di un libro ed inizia con la suggestiva ripresa di una diligenza, trainata da un tiro a sei, che attraversa una prateria spazzata dal vento: in mezzo al sentiero vi è un anziano uomo di colore (Samuel L. Jackson) vestito con l'uniforme dell'esercito dell'Unione (gli echi e le rivalità della guerra di Secessione sono ancora molto forti), egli è un cacciatore di taglie accanto ai cadaveri di tre prigionieri che deve portare nella più vicina città per incassare la ricompensa. Chiede un passaggio e scopre che la diligenza è stata noleggiata da un altro cacciatore di taglie molto noto per la sua ferocia, interpretato da un poderoso Kurt Russel, che sta conducendo la sua prigioniera al patibolo: una donna che si rivelerà pericolosa e infida e che lui non esita a picchiare e insultare.</div>
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La compagnia si arricchirà, poi, di un altro personaggio il futuro sceriffo di Red Rock la cittadina meta dei due cacciatori di taglie e dei loro prigionieri...vivi o morti!</div>
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A causa della bufera incalzante la diligenza dovrà fermarsi per più tempo del dovuto presso un emporio-stazione di posta gestito da una certa Minnie che, però, è momentaneamente assente : è partita insieme al suo compagno lasciando un baffuto messicano a gestire la sua attività in un edificio pieno di spifferi al cui interno hanno trovato rifugio, davanti ad un enorme camino acceso, gli altri misteriosi personaggi che animeranno la vicenda.</div>
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Ognuno di questi ha un passato oscuro e ognuno rappresenta un archetipo della società americana moderna : essi sono i poteri e le contraddizioni che dilaniano e si dilaniano in nome del dominio e del controllo incuranti delle conseguenze e attenti solo alla vittoria finale. C'è il futuro sceriffo, il politico, dalla parlantina sciolta e dalla logica stringente che non esita a stringere alleanze con persone diverse mettendo da parte qualsiasi convinzione o principio che non gli siano utili nella pianificazione dell'opportunità immediata.</div>
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Il cacciatore di taglie Kurt Russel che in nome della sua autorità, quale braccio armato della legge, si sente in diritto di invadere le vite degli altri avventori cui impone di dichiarare i propri intenti e da cui pretende la cessione delle armi poichè Lui è l'autorità costituita e l'arroganza del suo potere sconfina nella protervia. </div>
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Il futuro Boia, interpretato da un ambiguo Tim Roth, che spiega agli ingenui spettatori come senza di lui l'esecuzione delle sentenze rischierebbe di sfociare nella vendetta perchè la giustizia è tale solo se avviene sotto il mantello della legalità e nelle forme che essa prevede... e così via ogni personaggio si presenta ed entra in contatto con gli altri in una girandola di battute e colpi di scena in cui nessuno è innocente perchè non c'è bene su questo palcoscenico ognuno è colpevole e gronda sangue.</div>
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A tale proposito Tarantino non si è risparmiato : le scene di violenza e di sangue da un certo punto in poi si susseguono quasi senza soluzione di continuità in maniera ripetitiva, quasi noiosa volutamente noiosa, oserei dire, e mi sono domandata se tale sensazione sia la medesima che si prova nell'ascolto delle notizie belliche dei quotidiani che ci bombardano ogni momento rendondoci insensibili e stanchi al punto da desiderare la fine di tali guerra a qualsiasi costo non importa quali siano le condizioni di resa.<br />
Le chiavi interpretative sono infinite, come delle scatole cinesi, ed ogni avvenimento potrebbe essere il simbolo di una problematica sociale: le armi confiscate, il loro possibile uso improprio al centro di tante battaglie politiche dell'attuale amministrazione americana; una lettera del Presidente Lincoln che richiama i valori della costituzione come matrice comune cui rifarsi...</div>
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All'atmosfera "disturbante" del film fa da contraltare la bella e suggestiva colonna sonora di Ennio Morricone che mi sarebbe piaciuto ascoltare anche nelle scene d'interno magari meno parole e più musica e sguardi: Sergio Leone insegna!<br />
Bellissima era pure la fotografia per la quale, non essendo un'esperta, non posso spendere molte parole, nè posso affermare che il film mi sia piaciuto o che sia stato rivelatore ma mi ha fatto pensare molto a come raccontarlo: questo sì!<br />
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Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-45148150658266362952016-02-20T16:23:00.000+01:002016-02-20T16:30:22.192+01:001 Tappa del SAL <div dir="ltr">
Ecco qui il primo quadro del SAL Frosty forest, terminato ampiamente nei termini da entrambe le partecipanti! <br />
Complimenti!<br />
Prossima tappa il quadro in alto: quello con il procione...almeno credo che lo sia!<br />
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Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-86197430472448602902016-02-13T01:49:00.002+01:002016-02-13T02:11:31.835+01:00HAYEZ a Milano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Una delle ultime mostre che mi è capitato di visitare nel mio periodo milanese è quella dedicata al pittore Francesco Hayez: celeberrimo il suo quadro denominato "Il Bacio" esposto permanentemente alla Pinacoteca di Brera, e a tale proposito ho scoperto che quello della Pinacoteca è solo una delle tre versioni realizzate e che sono esposte in questa monografica.<br />
Il Bacio viene considerato, da parte di alcuni critici, come una sorta di manifesto politico poichè l'amore tra i due amanti è un diritto inviolabile alla vita così come lo è la ricerca della libertà di una nazione.</div>
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Hayez nacque nel 1791 e visse i suoi esordi e la sua maturità artistica nell'800 in pieno romanticismo quando i moti risorgimentali accendevano l'Europa e l'Italia e personggi come Mazzini e Garibaldi combattevano per la libertà e l'indipendenza. La sua arte rispecchia tantissimo quest'epoca storica e come molti suoi contemporanei nelle sue opere sono presenti tanti riferimenti alle lotte risorgimentali : i colori della bandiera italiana, la rappresentazione di scene mitologiche, bibliche o di altre epoche storiche relative al diritto dei popoli all'autodeterminazione, all'indipendenza del popolo.<br />
Alla lotta contro la tirannia come nel caso della morte di Maria Stuarda. <br />
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Quello che colpisce molto in queste opere è l'uso di colori vivaci e intensi che corrispondono alla rappresentazione di forti sentimenti e trasmettono l'intensità degli eventi sempre ambientati all'interno di cortili o di case: poche solo le scene in esterno o i paesaggi, i contesti sembrano delle quinte teatrali in cui i personaggi si collocano, appunto, come attori su un palcoscenico e le cui pose plastiche e la gestualità sono, probabilmente, frutto degli anni passati a studiare scultura nello studio del Canova a Roma. <br />
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Lo stretto legame di questo artista con la realtà del suo tempo è testimoniato dai numerosi ritratti di uomini e donne famose dell'epoca : quali Manzoni e la Contessa di Belgioioso.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgruOosMy4aI4F1Ao6ShLpHSB3pD18jYDPlltA9QV06wgm0vTojPx_z59LDlnOo3t0SKycTJW9aEp729kBwPIHz9F6NKsr7DLyQSqFm1s5nS3GBhWyhawb7CGJ0gActkIZGvPVuNb2G8oY/s1600/20151121_190643.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgruOosMy4aI4F1Ao6ShLpHSB3pD18jYDPlltA9QV06wgm0vTojPx_z59LDlnOo3t0SKycTJW9aEp729kBwPIHz9F6NKsr7DLyQSqFm1s5nS3GBhWyhawb7CGJ0gActkIZGvPVuNb2G8oY/s320/20151121_190643.jpg" width="180" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ritratto di Alessandro Manzoni</td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE0KzZrPoRGn6wX4pNilbv7uZnyyb3OQuH1AGaBWiXCqJiMNx9tkqNaEt4zQEci0B_Tdo99iQlIY2DTmf8p2JAvzITZUEMWRqnf1zXrJBZpkrPBN6IXUig0nRjfgXbGzCtl4pLddhWF2o/s1600/cristina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE0KzZrPoRGn6wX4pNilbv7uZnyyb3OQuH1AGaBWiXCqJiMNx9tkqNaEt4zQEci0B_Tdo99iQlIY2DTmf8p2JAvzITZUEMWRqnf1zXrJBZpkrPBN6IXUig0nRjfgXbGzCtl4pLddhWF2o/s1600/cristina.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Contessa di Belgioioso</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
La mostra è allestita nel suggestivo palazzo che ospita le Galleria d'italia in piazza Scala con i suoi marmi e lo stile liberty, i grandi saloni che in altri tempi ospitavano gli uffici di una Banca e che oggi ospitano anche un polo museale meraviglioso.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivNbB5Pu0LXiFmD1G1WYbjZ9UEq81JSUsqvcS9889s6nVPk3PgEl1RM_pLyye-ykMmz7rlRqFHnrjIWd9Bv9nVR2lr3QR7TtBsmRWYALX_AjzH8FoTfWjtNVT0znFofhghl28iSrd6LhI/s1600/gal_02_672-458_resize.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivNbB5Pu0LXiFmD1G1WYbjZ9UEq81JSUsqvcS9889s6nVPk3PgEl1RM_pLyye-ykMmz7rlRqFHnrjIWd9Bv9nVR2lr3QR7TtBsmRWYALX_AjzH8FoTfWjtNVT0znFofhghl28iSrd6LhI/s320/gal_02_672-458_resize.jpg" width="320" /></a></div>
La mostra di Hayez durerà fino al 21 febbraio.</div>
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Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-78499977071907593842016-02-08T19:15:00.002+01:002016-02-08T20:44:25.121+01:00Frosty Forest<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-ptH71_Rx9Tk53SGy3o5vqhQR1ixqOOIanGRCHnESAmX1Vf66nLViQqAQVPTMvPLTV8esp3_a4eIcEgP30HxX4simaXVq8_lLm90WVrv0jxtuIzAqUjqydjf26gxYqnQUuzFbtkX7yXs/s1600/550_Frosty_Forest_Snowflake_Reveal_final.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-ptH71_Rx9Tk53SGy3o5vqhQR1ixqOOIanGRCHnESAmX1Vf66nLViQqAQVPTMvPLTV8esp3_a4eIcEgP30HxX4simaXVq8_lLm90WVrv0jxtuIzAqUjqydjf26gxYqnQUuzFbtkX7yXs/s320/550_Frosty_Forest_Snowflake_Reveal_final.jpg" width="320" /></a></div>
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Dopo tantissimi anni io e la mia amica Manu siamo riuscite a metterci d'accordo per realizzare un progetto di punto croce assieme! E' una cosa da festeggiare e non c'era luogo più adeguato di questo per annunciarlo.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU5XsvrvKj5U8iGtQKoteKtPzLduUq-0zB__ny8hEnB2pCw0NLAmiJZn9o9NZ1Go3JK0YLOkolPzR4vllE0Qqb3687T1LerS8oNq_fMqjJ8HBs7RGE5XsXnz4YIwIPwLzCD7xSdxZHMWU/s1600/20160208_175314.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU5XsvrvKj5U8iGtQKoteKtPzLduUq-0zB__ny8hEnB2pCw0NLAmiJZn9o9NZ1Go3JK0YLOkolPzR4vllE0Qqb3687T1LerS8oNq_fMqjJ8HBs7RGE5XsXnz4YIwIPwLzCD7xSdxZHMWU/s320/20160208_175314.jpg" width="180" /></a></div>
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Il pannello di "Country Cottage Needleworks" si adatta bene ad una lavorazione a tappe : per merito dei piccoli riquadri di cui si compone. Noi partiremo da quello centrale ed io, come al solito, ho modificato leggermente i colori anche in considerazione della tela aida scelta: il color corda richiede delle nuance non troppo smorte per evitare una sorta di "appiattimento" del sampler.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-JbXh3w6WZuytih1EC1eyxyb4ZmdFi9m_fPpONkovJf_5A-wBSy-3bHSz3Yojg0gnfJdRY1HEC0uAa4dep9wf7ZYLFxqwrmnX90VO4Njo972NxiYdbrMY9H1EsNKp-R9JWD07AnRzv5E/s1600/20160208_175249.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-JbXh3w6WZuytih1EC1eyxyb4ZmdFi9m_fPpONkovJf_5A-wBSy-3bHSz3Yojg0gnfJdRY1HEC0uAa4dep9wf7ZYLFxqwrmnX90VO4Njo972NxiYdbrMY9H1EsNKp-R9JWD07AnRzv5E/s320/20160208_175249.jpg" width="180" /></a></div>
Buon lavoro cara Manu!Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-40466447168527755242016-02-06T00:46:00.002+01:002016-02-06T01:04:01.252+01:00Il buio oltre la siepe<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihXwRgECA-1jEDUt1X_SKpAeYhAu1r3tI_gWCCGeeAFEv5DrUhXQ3W40Ndw1UddtifYGgeUomVlmtIDex5Q8Japcux9TUFWz1Sx4qS74uko82Nc_vhTb1rbdWisRBs0_kFmrqOzbSD9xQ/s1600/il+buio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihXwRgECA-1jEDUt1X_SKpAeYhAu1r3tI_gWCCGeeAFEv5DrUhXQ3W40Ndw1UddtifYGgeUomVlmtIDex5Q8Japcux9TUFWz1Sx4qS74uko82Nc_vhTb1rbdWisRBs0_kFmrqOzbSD9xQ/s1600/il+buio.jpg" /></a></div>
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L'uscita del nuovo romanzo della scrittrice statunitense Harper Lee dopo più di 50 dal suo primo lavoro ha portato alla ribalta la sua, fino ad ora, unica e indimenticabile opera vincitrice del premio Pulitzer nel 1960: "To kill a mokingbird" tradotto in italiano con il titolo meno significativo de "il buio oltre la siepe".</div>
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Avevo una vaga riminiscenza del film con Gregory Peck che ne era stato fatto ma, ahimè, non avevo mai letto il libro ma poi durante un noioso pomeriggio di lavoro, mentre ascoltavo la radio, mi è capitato di sentire la lettura ad alta voce del romanzo di Harper Lee: quale affascinante esperienza!</div>
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Sono stata catapultata nell'Alabama del 1935, in una cittadina di provincia di uno degli Stati del Sud con le sue atmosfere calde e polverose in compagnia di una tenera e agguerrita ragazzina di sette-otto anni, Scout Finch la voce narrante, e del fratello Jem più grande di lei di quattro anni.</div>
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Figli di un avvocato vedovo vivono, insieme alla loro cameriera-tata di colore Calpurnia, in una casetta con il portico accanto ai loro vicini di casa affettuosi e invadenti: le loro estati trascorrono all'aperto in lunghe giornate passate ad inventarsi le avveture più misteriose insieme al loro compagno di giochi Dill. La loro immaginazione è affascinata dalla storia di un loro vicino Boo Radley che vive in una casa semi abbandonata e non esce da tantissimi anni: egli è l'oggetto delle loro più sfrenate fantasie come l'uomo nero che si nasconde nell'ombra e cela segreti inconfessabili. </div>
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Quale avventura può dare un maggior brivido che arrivare a bussare alla porta del Radley senza essere colpiti da un colpo di fucile o escogitare un mezzo per fare uscire di casa il misterioso personaggio?</div>
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Ma Boo non esce e la loro vita va avnti fra la scuola e la necessità di crescere accanto ad un padre amorevole e onesto fino a che in una afosa estate sono costretti ad assistere ad un capovolgimento del loro mondo di bambini in cui tutto è al loro posto: in cui i buoni sono separati dai cattivi.</div>
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Un "negro" è accusato di aver violentato una giovane donna bianca: non importa che sia un uomo serio e di specchiata virtù e lei la figlia di una famiglia allo sbando in cui l'unico punto di riferimento è un padre violento e alcolizzato e non ci siano prove di alcun tipo che supportino l'accusa: il processo inizia e a difendere Tom Robinson viene chiamato il padre dei due ragazzi Atticus Finch.</div>
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Credo che la figura di questo uomo discreto, retto che cerca con pazienza e tenerezza di seguire da solo i suoi figli, sentendone tutta la responsabilità sia il personaggio che catalizza maggiormente l'attenzione pur non comparendo in ogni scena: ha un compito che è quello di educare e crescere le sue creature e cerca di farlo con l'esempio e la coerenza.</div>
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Come quando spiega al figlio maschio cosa sia il coraggio :"...significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare e cominciare ugualmente e arrivare sino infondo qualsiasi cosa succede..."</div>
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Che è poi il motivo che lo spinge ad assumenre la difesa dell'innocente Tom resistendo a qualsiasi intimidazione e che lo porta ad una formidabile arringa finale in cui invoca l'uguaglianza di fronte alla giustizia del tribunale perchè : "i tribunali sono dei grandi strumenti di livellamento sociale..dove si attua il principio per cui tutti gli uomini furono creati uguali".</div>
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Altro punto nodale del libro è, infatti, il racconto della discrimine azione razziale negli stati uniti del sud negli anni trenta: l'idea della supremazia dell'uomo bianco era così "naturale" e ne era talmente intriso il tessuto sociale che pochissimi mettevano in dubbio tale assunto e infatti Jem e Scout vengono irrisi a causa del loro padre amico dei "negri".</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ0S8O2EzNsSsqjOyngKVmluuFIBFQhNtqGwvkcagK_naeGLaGO6jw5DsWGuRZfiFJzEK2b2HWGWwvE4bulJkA5K4XtI4whQ8VtEQTQqXYSQF681lUVETMe50ThuglDKHNG4XAuiGfyHY/s1600/il+buio+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ0S8O2EzNsSsqjOyngKVmluuFIBFQhNtqGwvkcagK_naeGLaGO6jw5DsWGuRZfiFJzEK2b2HWGWwvE4bulJkA5K4XtI4whQ8VtEQTQqXYSQF681lUVETMe50ThuglDKHNG4XAuiGfyHY/s1600/il+buio+2.jpg" /></a></div>
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Il processo, il cui esito è scontato per certi versi, viene descritto attraverso gli occhi dei bambini più grandi, attraverso il loro malessere per questa ingiustizia insensata, per questa violenza sotterranea che loro sentono forte e che proviene da persone che in altre circostanze sono apparse loro amiche e hanno rappresentato la sicurezza di un mondo protetto e certo, il mondo della loro infanzia il cui bozzolo sicuro viene squarciato ... anche se il male non ha sempre il sopravvento e alla fine i buoni possono porre un limite alla follia e alla violenza.</div>
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Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-23045015292847851722015-05-03T20:08:00.004+02:002015-05-03T20:08:49.755+02:0067 Clarges Street<div style="text-align: justify;">
Ogni tanto capita di essere colpiti dalle copertina di un libro che dallo scaffale di una libreria sembra chiamarti, potrebbe essere quasi definito come un colpo di fulmine e tanto più resisti tanto te ne senti irresistibilmente attratto fino a che che non cedi e ne leggi la copertina dicendo a te stesso che vuoi solo curiosare un poco e non veramente comperarlo, soprattutto pensando alla pila di volumi che ti aspettano sui due comodini delle stanze da letto che frequenti... una a casa e l'altra nel triste appartamento dove ti appoggi durante la trasferta lavorativa!</div>
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La trama è avvincente e posando il libro sullo scaffale ti riproponi di prenderlo al prossimo giro, tanto è appena uscito e non uscirà fuori catalogo se lo comperi un altro giorno: alla fine cedi sfinito dalla lotta interiore tra la curiosità e la razionalità!</div>
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E' questo che mi è successo quando ho acquistato "La perfida madrina" di M.C. Beacon pubblicato da Astoria: per poi scoprire che si trattava del terzo di una serie di sei volumi ambientati nella Londra di primo ottocento che avevano come denominatore comune una casa al 67 di Clarges Street e il suo personale domestico.</div>
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Inutile dire che ho acquistato anche i primi due volumi poichè gli ultimi tre sono di prossima pubblicazione, mi auguro molto prossima!</div>
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La casa di Clarges Street non è molto grande ma si trova in una zona molto in voga a Londra ed è adattissima ad essere affittata per la Stagione da famiglie con giovani fanciulle che debbono essere presentate in Società al fine di contrarre un buon matrimonio; l'affitto pur essendo molto basso comprende anche il personale di servizio: un maggiordomo, una governante, un cuoco, un valetto, due cameriere e una giovane sguattera.</div>
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Sulla casa e sui suoi abitanti grava la "sfortuna": il nono Conte di Pelham si è lì suicidato, i primi affittuari dopo questo "increscioso incidente" hanno perso tutto al gioco e quelli dopo hanno visto la loro giovane e bella figlia morta nel Parco durante la Stagione senza un apparente motivo...</div>
<div style="text-align: justify;">
A causa di ciò la residenza è data in affitto ad un prezzo bassissimo dall'amministratore del decimo Conte: Mr Palmer, un uomo spregevole e avido, che approfittando di alcuni "scheletri nell'armadio" del maggiordomo, Mr. Rainbird, e del valleto, Joseph, ricatta affamandola , l'intera servitù minacciando di licenziarli senza referenze.</div>
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Proprio la servitù, le vite e le aspirazioni che si mescolano con quelle degli inquilini dei piani alti sono i veri protagonisti della serie della Beacon che pur non avendo la profondità di Jane Austen e l'accuratezza descrittiva di una Georgette Hayer racconta le avventure del ton londinese con brio e uno stile narrativo divertente e scorrevole.</div>
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L'Avaro di Mayfair è il primo volume della serie e narra delle vicende di un anziano scozzese, Mr Sinclair, che riceve in eredità la pupilla del suo odiato fratello: Fiona è una ragazza presa da un orfanotrofio la cui unica dote è una impareggiabile bellezza ma che sembrerebbe di una stupidità senza pari caratteristiche che la rendono possibile oggetto di "predatori" senza scrupoli.</div>
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Mr Sinclair è dedito all'alcool ma il viso della giovane e la sua apparente ingenuità fanno emergere il gentiluomo che è in lui e così egli vende la propria abitazione in Scozia e affitta la casa di Clarges Street per introdurre la giovane Fiona in società al fine di maritarla.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo poco si comprenderà come la giovane non sia affatto sciocca nè ingenua e saranno la sua arguzia e accortezza a condurre in uno strano gioco di specchi i divertiti lettori.</div>
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Sarà in questo primo libro che si scoprirà anche come un saggio e protettivo maggiordomo possa salvare una damigella in difficoltà...</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh1ij1LJHs1U7JUePasduFT0XKCUhaWuXR3NA1C2uULdx3RD9ucGAB2YoDO7TfLfwOWQRoZ77nVkM67ImVFnGst1lCsbxGlJyk7dUM-M-8VDjbj05NjRWS1GpXBfFWz5O77IH2dZMnUAA/s1600/jane.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh1ij1LJHs1U7JUePasduFT0XKCUhaWuXR3NA1C2uULdx3RD9ucGAB2YoDO7TfLfwOWQRoZ77nVkM67ImVFnGst1lCsbxGlJyk7dUM-M-8VDjbj05NjRWS1GpXBfFWz5O77IH2dZMnUAA/s1600/jane.jpg" /></a></div>
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In Jane la bruttina ritroviamo la servitù di Clarges Street ridotta alla fame: una nuova Stagione deve iniziare e pare che nessuno voglia affittare la casa, cosicché senza nuovi inquilini i magri salari dei dipendenti non potranno essere integrati da mance e purtoppo qualcuno ha approfittatto di una temporanea assenza per privare i nostri dei sudati risparmi guadagnati durante la Stagione precedente. </div>
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All'improvviso qualcosa cambia e in Clarges Strett arriva una madre molto parsimoniosa desiderosa di maritare la figlia maggiore, la splendida Euphemia ma sarà forse la più piccola e decisamente meno appariscente sorella Jane a sfoderare una fascino nascosto e a gettare luce su di una morte misteriosa...</div>
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La perfida madrina del titolo è una giovane e bellissima donna Harriet cui sono state affidate, quali pupille, due giovani ragazze da marito: quantomai invidiose e maligne che cercheranno di mettere in cattiva luce l'affezionata Harriet..ma naturalmente il generoso e coraggioso personale di servizio della casa, alle prese con dolori sentimentali, riusciranno a salvare l'eroina e a rimettere a posto le cose!</div>
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Buona lettura!</div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-70406075154115591142014-09-21T22:58:00.002+02:002014-09-21T22:58:48.423+02:00Leonardo da Vinci<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4k3msMTxsb7Jxmp_W8X2kLejHINgkJkEZauqlZqzv-5Znuk4xqyyKjl7uWQNp_s3k1HLjzYnErC5sP6zmRKJ3GbIDq0PFE8PlsmwINm8ahR1Su-7ftVaqsFdSyTMBFjRXHxzVe6a88wk/s1600/56b5e4fbf7c96658ecdfccb92eebaeeecad320bb.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4k3msMTxsb7Jxmp_W8X2kLejHINgkJkEZauqlZqzv-5Znuk4xqyyKjl7uWQNp_s3k1HLjzYnErC5sP6zmRKJ3GbIDq0PFE8PlsmwINm8ahR1Su-7ftVaqsFdSyTMBFjRXHxzVe6a88wk/s1600/56b5e4fbf7c96658ecdfccb92eebaeeecad320bb.jpg" height="320" width="215" /></a></div>
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Questo libro è scritto da uno dei miei autori preferiti, peraltro scoperto pochi anni fa durante un viaggio ad Urbino: Antonio Forcellino.</div>
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Si tratta dell'analisi dell'ultimo periodo di vita di Leonardo da VInci partendo dai tre quadri che egli portò con sè in Francia ospite presso la casa che il Re Francesco I gli assegnò accanto alla sua residenza estiva sulle rive della Loira.</div>
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Fu Antonio De Beatis, quale segretario al seguito del Cardinale Luigi d'Aragona, a riportare nel suo diario i particolari della visita al grande e, ormai, anziano maestro e dell'ammirazione che suscitò la vista di tre quadri sui quali Luonardo stava lavorando: la Sant'Anna, il San Giovannino e la Gioconda.</div>
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Attraverso la descrizione di questi dipinti lo scrittore ci introduce nel mondo dell'artista e scienziato e nella sua epoca risalendo a ritroso nel tempo alla Roma di Michelangelo e Raffaello del 1512 dominata dalla dinastia dei Medici che con l'elezione al soglio pontificio di Leone X, prima, e Clemente VII, dopo, ressero le sorti dell'Italia centrale per quasi un ventennio.</div>
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Fu proprio grazie alla protezione di questa famiglia che Leonardo potè rifugiarsi a Roma dopo la caduta degli Sforza a Milano. Il periodo che egli trascorse nella casa, piuttosto modesta, sul Belvedere non fu nè sfarzoso nè appagante per lui che, più che con l'arte e la pittura, amava cimentarsi con la scienza, la matematica, la biologia: Leonardo era un ricercatore proteso con o sguardo e la mente alla ricerca di qualcosa che rispondesse alle infinite domande che la sua mente inquieta si poneva.<br />
I suoi studi e disegni sulla placenta sono giudicati sbalorditivi per la loro precisione; così come sono di grande interesse, per comprendere il suo carattere, le sue considerazioni sul rapporto tra madre e figlio: per ciò che riguarda l'anima argomento sul quale egli è assolutamente distante dalla teologia ufficiale che assumenva a verità assoluta l'idea di Dio che insuffla la vita fisica e spirituale nel feto.<br />
Leonardo non era interessato a tutto ciò che non poteva essere provato, in cui non c'era nulla da scoprire o da provare.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhogKnjA-hcc0hhSYuUOik0zLYEAJLP321mzgaCdOOgGhB6kpcp0ijNAUi-7qy_3LcpqM_HAjJuQo4toKgs0XlmvRluVbk4ZQpyB6UXPrJwlbEyFblj3DWZoaBZ2AKI5Yy6Krc5ezGQC48/s1600/monna+lisa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhogKnjA-hcc0hhSYuUOik0zLYEAJLP321mzgaCdOOgGhB6kpcp0ijNAUi-7qy_3LcpqM_HAjJuQo4toKgs0XlmvRluVbk4ZQpyB6UXPrJwlbEyFblj3DWZoaBZ2AKI5Yy6Krc5ezGQC48/s1600/monna+lisa.jpg" /></a></div>
Ed è alla luce di questa continua ricerca che va compresa la sua irrisolutezza nel dipingere, le sue opere non erano mai finite perchè egli continuava a meditarci su; le sue tele erano l'esternazione del suo pensiero, della sua introspezione: non rappresentavano la realtà, il soggetto che aveva davanti a sè non era che un pretesto... a differenza di altri non era nemmeno la rappresentazione dei moti dell'anima di quel personaggio che egli riportava sulla tela infatti i lineamenti dei volti sono sfumati al punto da diventare senza tempo, un cosmo in perenne trasformazione il cui senso sfugge.<br />
Questo testo non è stato per nulla semplice da leggere: così come non era sempliece comprendere l'uomo e l'artista Leonardo da Vinci ma, nonostante la complessità, l'autore è riuscito a coinvolgermi e a farmi riconsiderare la figura di Leonardo non come il Grande Maestro ma come un uomo perso nei suoi pensieri, i pensieri di una mente così geniale e così elevata da esser necessariamente costretto alla solitudine non avendo possibilità di riscontro. <br />
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<i>Gli ultimi giorni di Leonardo</i><br />
<i>Antonio Forcellino</i><br />
<i>Ed Rizzoli</i></div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-78342727027497896132014-08-31T23:08:00.003+02:002014-08-31T23:16:54.859+02:00Robert Capa in Italia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggfjFVo153LAZI03rpj4sP7_we82P99YkMx0IkZ353eMBL4TjIKkBEaRS6mjV83-h4KfbBDTI4VnIpEozQTFSq9XdbA7Thgga9kxYYsNi5JDz6jCbLGep1ElZEqP_lovunXD0gvlIUvsk/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggfjFVo153LAZI03rpj4sP7_we82P99YkMx0IkZ353eMBL4TjIKkBEaRS6mjV83-h4KfbBDTI4VnIpEozQTFSq9XdbA7Thgga9kxYYsNi5JDz6jCbLGep1ElZEqP_lovunXD0gvlIUvsk/s1600/images.jpg" /></a></div>
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Quest'anno è stato un anno di commemorazioni e anniversari : ho avuto l'impressione che ci fosse un filo conduttore, a tale proposito, che mi ha condotto in giro per il mondo e alla scoperta di persone che sono state tesimoni della guerra e delle sue terribili conseguenze.</div>
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Uno degli episodi che hanno segnato questa sorta di percorso è stata la mostra che si tiene a Palazzo Ducale, a Genova, e durerà fino ad ottobre e che presenta le opere del fotografo ungherese Robert Capa.</div>
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Capa nacque a Budapest nel 1913, il suo vero nome era Endre Friedman, iniziò ad interessarsi al giornalismo a seguito dell'incontro con lo scrittore KassaK e all'inizio degli anni trenta si trasferì a Berlino dove fu assunto da un agenzia fotografica il che gli permise di approfondire le sue conoscenze in quel campo; con l'avvento di Hitler al potere lasciò la Germania e si trasferì a Parigi dove conobbe quella che sarà la sua compagna per un lungo periodo: Gerda Taro.</div>
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Assieme alla Taro nel 1936 si recò nella Spagna sconvolta dalla guerra civile e le sue foto furono pubblicate dalle riviste più importanti dell'epoca come "Weekly illustrated" e "Life". </div>
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Gerda Taro morì in un incidente e Capa lasciò la Spagna per un certo periodo viaggiando freneticamente tra il vecchio continente, gli Stati Uniti, la Cina, Messico... Nel 1942 gli fu proposto di preparare un reportage di guerra ed è così che dal marzo del '43 diventa reporter accreditato dell'esercito americano e partecipa allo sbarco in Sicilia e poi a Salerno ad Anzio e in Normandia.</div>
<div style="text-align: justify;">
In particolar modo le fotografie esposte nella mostra genovese riguardano proprio il 1943 e lo sbarco degli alleati in Sicilia fino alla liberazione di Napoli.</div>
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Una delle più celebri frasi del fotografo è che "se le tue tue fotografie non sono all'altezza, non eri abbastanza vicino" e l'idea di cogliere l'attimo, che sia un momento della vita quotidiana o di un gesto eroico, è alla base del suo lavoro di testimone della realtà che è presente al fianco dei protagonisti di una tragedia collettiva , quale può essere una guerra, ma non può personalmente aiutare gli afflitti.</div>
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAdDQnvOZ6UFF-7VyJtw9veERNnR7GMnKQAbmzI9SpgvCdBW1dCK0Ioonk3zlOsopdUWizeujHUTxE05rhz5PJ6LHvhFrhTFqujSSkdcYp10tZVmqOw6pebFCj5ygjCbC2ZKyb1OfH1zk/s1600/capa+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAdDQnvOZ6UFF-7VyJtw9veERNnR7GMnKQAbmzI9SpgvCdBW1dCK0Ioonk3zlOsopdUWizeujHUTxE05rhz5PJ6LHvhFrhTFqujSSkdcYp10tZVmqOw6pebFCj5ygjCbC2ZKyb1OfH1zk/s1600/capa+2.jpg" /></a></div>
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Devo ammettere che non avrei mai creduto che una fotografia potesse avere un impatto così potente: farmi percepire il silenzio di Chiesa usata come un ricovero mentre la luce avvolge i soldati in un attimo di tregua come una sorte di benedizione in uno spazio sospeso nel tempo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRvlEQKrgsmQ1VYA2Ua8LtrzbkG-R9Af6qmwHkwqTjN6BxvOCk2KTkY7lD63pN2vyyiFW-qlYNVV1xHz25zPKyucOgWBh5JXgVfOzI-z6bBVck0g0j28ox2Pb-P_sa6kdRaByTrPbur34/s1600/chiesa+soldati.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRvlEQKrgsmQ1VYA2Ua8LtrzbkG-R9Af6qmwHkwqTjN6BxvOCk2KTkY7lD63pN2vyyiFW-qlYNVV1xHz25zPKyucOgWBh5JXgVfOzI-z6bBVck0g0j28ox2Pb-P_sa6kdRaByTrPbur34/s1600/chiesa+soldati.jpg" /></a></div>
..o cogliere l'urlo muto della disperazione infinita e senza consolazione delle madri napoletane difronte alle bare dei propri figli.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtIwucWVAHtKnFxr-qjBmGvWqZi4FhK7rzxyhl9se1NPFveDst7Onh5d2X2MguX8K0k_xGml_-wZo7snRTYfRuB_nA2JdHVEjzQ6-IbAYU808BP2uXCkhYOBC0pYSiTd613BgLFd7XF1k/s1600/madri+napoletane.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtIwucWVAHtKnFxr-qjBmGvWqZi4FhK7rzxyhl9se1NPFveDst7Onh5d2X2MguX8K0k_xGml_-wZo7snRTYfRuB_nA2JdHVEjzQ6-IbAYU808BP2uXCkhYOBC0pYSiTd613BgLFd7XF1k/s1600/madri+napoletane.jpg" /></a></div>
Questi volti distorti dal dolore, che mi hanno commosso fino alle lacrime, mi hanno fatto tornare in mente le figure della pittura nigra di Goya ed è strano pensare che, nel confronto con le immagini fotografiche della Grande Guerra, l'opera di Capa incarni, agli occhi della critica, un nuovo modo di fare fotografia in quanto lontane dalle immagini giudicate come statiche perchè "impregnate di pittorialismo"... <br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp2i0jRoXZDZsY9dPhwLE6UjxLZOpgWpiS2c5X6C3ASIdRf9gPiGM2KdI5j3gKyUUpisLKuRZR3OUfEbr47Oi5VFowBR4k_7bX4AIpShAv-WlHeTees-ww6YsEqGjUYUgJcQt-zh7X7nQ/s1600/funerale+napoli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp2i0jRoXZDZsY9dPhwLE6UjxLZOpgWpiS2c5X6C3ASIdRf9gPiGM2KdI5j3gKyUUpisLKuRZR3OUfEbr47Oi5VFowBR4k_7bX4AIpShAv-WlHeTees-ww6YsEqGjUYUgJcQt-zh7X7nQ/s1600/funerale+napoli.jpg" /></a></div>
Effettivamente non c'è nessuna staticità in ciò che ho visto ma un continuo fluire di emozioni, sentimenti che avvolgono il visitatore e lo proiettano all'indietro nel tempo e nello spazio lasciandolo con la curiosità di conoscere le storie di quella umanità così provata, desolata, ammutolita e a volte tristemente rassegnata, con le spalle curve sotto il peso gigantesco della vita e della morte...<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLCDxga4puyLVmQzV_X9iLGfH54CX5Cve1mcdcJwuuqprBUu-hV8locBQ3j75ROnUAZh9o4MZszjey5c_1_45-jcDlmFXo0UzbmVt0VspXH33tyW6PvLS1K5vjZ88iK025ANNWCiMqgDY/s1600/vecchia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLCDxga4puyLVmQzV_X9iLGfH54CX5Cve1mcdcJwuuqprBUu-hV8locBQ3j75ROnUAZh9o4MZszjey5c_1_45-jcDlmFXo0UzbmVt0VspXH33tyW6PvLS1K5vjZ88iK025ANNWCiMqgDY/s1600/vecchia.jpg" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinwxLUq0KnWsI21Ugva4u0z-dp427Wg1s5HvjNWciQJdCRtIJz8QkJBB2cweLUH6VcFjNJRzL259fP3HTPCV9fF5YICla4rxXAFjCMUaRrcAy1j1rywRmmfwbmhOpuE5vk32yOvftzr6g/s1600/soldato.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinwxLUq0KnWsI21Ugva4u0z-dp427Wg1s5HvjNWciQJdCRtIJz8QkJBB2cweLUH6VcFjNJRzL259fP3HTPCV9fF5YICla4rxXAFjCMUaRrcAy1j1rywRmmfwbmhOpuE5vk32yOvftzr6g/s1600/soldato.jpg" /></a></div>
<i>Robert Capa in Italia 1943-1944</i><br />
<i>Genova Palazzo Ducale</i><br />
<i>7 giugno - 5 ottobre 2014</i><br />
<br /></div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-51874207194297784412014-08-26T23:32:00.000+02:002014-08-26T23:32:00.317+02:00Vacanze in giallo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2YDMX_P6cJjcgNXYyTSlU2JQCHWv7cQMttIbx7Xc6vtzWdEIrst6V6q0-cs0kYyCMrA2Kh6Qgr2KniE5j2xcaEQoiIjm4XXouFJWP24rNFt0ohgay-lWLBZX9F0mX3ZXS_gY2Kq4Idok/s1600/4343-3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2YDMX_P6cJjcgNXYyTSlU2JQCHWv7cQMttIbx7Xc6vtzWdEIrst6V6q0-cs0kYyCMrA2Kh6Qgr2KniE5j2xcaEQoiIjm4XXouFJWP24rNFt0ohgay-lWLBZX9F0mX3ZXS_gY2Kq4Idok/s1600/4343-3.jpg" /></a></div>
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Oramai l'appuntamento stagionale con i racconti "gialli" editi dalla Sellerio non si può saltare... almeno per una appassionata di trame poliziesche quale la sottoscritta e perciò eccomi con l'edizione estiva di questa collana.</div>
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Il primo racconto ha per protagonista la schietta e decisa dective spagnola Petra Delicado che si trova, suo malgrado, a passare una settimana al mare con i figli piccoli del suo ennesimo marito: due gemelli maschi e una bambina. La curiosità dei bimbi veine catturata a bordo piscina da una vistosa e riservata coppia di russi: lei alta e appariscente, lui con un perenne blazer che potrebbe nascondere...una pistola?! E qui la fantasia infantile si scatena costringendo la povera Petra ad investigare per trovare requie e riuscire a godersi il meritato riposo e naturalmente non mancherà di correre in suo aiuto l'inossidabile vice Firmin.</div>
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Un'altro racconto che mi ha fatto ridere è stato quello di Antonio Manzini avente per protagonista il vicequestore Rocco Schiavone in partenza per la Provenza allo scopo di scaldarsi le ossa prima di raggiungere Aosta, sua nuova sede di lavoro. La vicenda si svolge sull'aereo in partenza da Roma Fiumicino: l'inquieto e brusco poliziotto si trova a litigare con la vicina preda di una crisi di panico e a rischiare di far linciare un politico ritardatario e arrogante...dato che mi trovavo sull'aereo in partenza per le vacanze mi sono sentita molto vicina a Schiavone!</div>
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Il voto più alto, se mi è concesso di stilare una classifica, va a Francesco Recami e ai suoi personaggi della casa di ringhiera che si sono temporaneamente trasferiti a Milano Marittima: Aldo Consonni con il nipotino Enrico, sua figlia Caterina e l'eterna fidanzata Angela... e una coppia di turisti gay morti che compaiono e scompaiono tra le fronde di una pineta e le camere d'albergo della riviera romagnola. Anche in questo caso gli equivoci, i colpi di scena oltrchè una meravigliosa capacità di scrittura ti prendono fino dalla prima pagina e ti accompagnano tra tante risate alla soluzione del "mistero".</div>
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Vivamente consigliato all'ombra di un ombrellone o di un ombrello... dipende da dove avete deciso di trascorrere le vostre meritate vacanze.</div>
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<i>Vacanze in giallo</i></div>
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<i>Autori vari</i></div>
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<i>Editore Sellerio </i></div>
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<br /></div>
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<br />Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-43918880040532322702014-08-24T21:12:00.002+02:002014-08-24T23:46:25.126+02:00Amsterdam<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia7la3KW_vZYJEytTdZ4mwtOpRcUNRvQxrFEXV3jMQfFTwRgnllowqVsNoQtlH3rTR6PZf2RPVJWFFnX29KbkLYMEnxJ6hgz-PrfzUGt5ltXYGVDXXUwbtBRMTG4qRJMr7GwmFAh_CwuA/s1600/DSC01580.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia7la3KW_vZYJEytTdZ4mwtOpRcUNRvQxrFEXV3jMQfFTwRgnllowqVsNoQtlH3rTR6PZf2RPVJWFFnX29KbkLYMEnxJ6hgz-PrfzUGt5ltXYGVDXXUwbtBRMTG4qRJMr7GwmFAh_CwuA/s1600/DSC01580.JPG" height="240" width="320" /></a></div>
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Rassegnata all'idea che questa "estate" non avrei potuto godermi il mare e non amando particolarmente i bagni di sole ho deciso di optare, nella scelta della meta per le ferie, a favore di una capitale nordica.</div>
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La scelta è caduta sulla capitale olandese definita la "Venezia del Nord"... </div>
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In effetti i numerosi canali e i ponti che uniscono la terra in un dedalo di viuzze e piazze su cui si affacciano i caratteristici palazzi con le loro facciate lunghe e strette hanno un loro fascino.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGobdOJPJ-1BR08QSIADOYSxJgN5gNKjdjuNL-xBOTJgDItjvoPlHsNipBsZA43zked742P_wykPJs7G8DnlHeT_4U4B6VyLEeDfAYU5A8ngVA_2izUvZ48c_GvifCx7oyYnxQ3VO7x-o/s1600/DSC01528.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGobdOJPJ-1BR08QSIADOYSxJgN5gNKjdjuNL-xBOTJgDItjvoPlHsNipBsZA43zked742P_wykPJs7G8DnlHeT_4U4B6VyLEeDfAYU5A8ngVA_2izUvZ48c_GvifCx7oyYnxQ3VO7x-o/s1600/DSC01528.JPG" height="320" width="299" /></a></div>
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Ho scoperto che il motivo per il quale le case sono così fatte è dovuto ad una tassazione sulla larghezza delle abitazioni e che il gancio in alto sul frontone delle case serviva per sollevare la merce dai magazzini al pian terreno al sottotetto in caso di inondazioni...</div>
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Naturalmente non poteva mancare una visita al mercato dei fiori con le numerossissime bancarelle piene di bulbi di tulipani: io ho preso quelli arancioni screziati di nero: bellissimi!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoeMaB3vYNhOVyrzdSbM810SEQtvKsm881IEoscbAPG3eqoy54N3Fc1AoeZ1rZHkraQnWLrpJEvTSZiutmWDy7Z8BsfMuXZjKwdcnJW7Ij6PXcYaf9f9RJT0PeBgKVSKFN3Mefem_bLAY/s1600/DSC01522.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoeMaB3vYNhOVyrzdSbM810SEQtvKsm881IEoscbAPG3eqoy54N3Fc1AoeZ1rZHkraQnWLrpJEvTSZiutmWDy7Z8BsfMuXZjKwdcnJW7Ij6PXcYaf9f9RJT0PeBgKVSKFN3Mefem_bLAY/s1600/DSC01522.JPG" height="240" width="320" /></a></div>
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Un'altra caratteristica di questa città sono le house boat: le case sull'acqua dotate di energia elettrica e gas. Molto carine! Possono essere sia delle costruzioni su zattera e quindi inamovibili sia dei barconi che possono essere spostati: devo confessare che la prima cosa che ho pensato vedendoli è stata la mia cervicale che con l'umidità del canale non andrebbe affatto d'accordo!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm3DV3Ba_xhX-rINLlCd1BsTymKy0oWzj1Fa8siJP0AXv0T8pQ8NcbDtjy8SXu-LHtMgjr89cxjxQ9B_bbBJ-8JdxCi-sUzuljk6osBlGXhnWrXV4Vf4KgXNGrN3MphJNpsuAxYe6teC4/s1600/DSC01525.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm3DV3Ba_xhX-rINLlCd1BsTymKy0oWzj1Fa8siJP0AXv0T8pQ8NcbDtjy8SXu-LHtMgjr89cxjxQ9B_bbBJ-8JdxCi-sUzuljk6osBlGXhnWrXV4Vf4KgXNGrN3MphJNpsuAxYe6teC4/s1600/DSC01525.JPG" height="240" width="320" /> </a></div>
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Altro simbolo dell'Olanda sono i mulini e perciò un turista impeccabile non può mancare di visitarne uno... o un intero paesino sulle rive del fiume Zaand. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEoO0o8Oaaam0nbTXetn5zS-raX12_cSRxfQmt_v77SuAD_8rc1NHpm_uvQ5SS5UhQW0mFpA9dAXlY9O9umzHQVwcqU2A4m9bODkxKzX9akFZOU0_DnnzzuHz-2E4xJkzqWCuSH5NUlZw/s1600/DSC01559.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEoO0o8Oaaam0nbTXetn5zS-raX12_cSRxfQmt_v77SuAD_8rc1NHpm_uvQ5SS5UhQW0mFpA9dAXlY9O9umzHQVwcqU2A4m9bODkxKzX9akFZOU0_DnnzzuHz-2E4xJkzqWCuSH5NUlZw/s1600/DSC01559.JPG" height="240" width="320" /></a></div>
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Ho potuto visitare un mulino e l'ingranaggio con la macina era davvero impressionante, per non parlare della piattaforma cui si accede attraverso delle scalette ripidissime e da cui si possono ammirare le pale con le vele che girano con una forza impressionante.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-thf_BtAJbplwr3SwIIQ_RGFO0D3NYKTfWKgIyo9xRJKGP-Y2MLGq46SJpPqWWRDaMVmOxJu_UJxMhe2ihh7m4hZUKZQrih2CTHbRIZXRlWuNpcMlHUoDAASS8pfCKPAM6umVkGew4tY/s1600/DSC01561.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-thf_BtAJbplwr3SwIIQ_RGFO0D3NYKTfWKgIyo9xRJKGP-Y2MLGq46SJpPqWWRDaMVmOxJu_UJxMhe2ihh7m4hZUKZQrih2CTHbRIZXRlWuNpcMlHUoDAASS8pfCKPAM6umVkGew4tY/s1600/DSC01561.JPG" height="240" width="320" /></a></div>
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Anche il paesino (ricostruito) di fine seicento era incantevole con le botteghe e le locande che ti catapultavano in secoli passati rendendo l'atmosfera vagamente fiabesca...mi sentivo un po' Alice nel paese delle meraviglie.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHJXGc5I804xewOU8MbMEa9T8AN4RpqnRaFgDNVel_MC1yorsNZRNWfeLElBAuSS6YhkV6zD81BnWPCpGam0rjgOtQN6b6LwuXpo9xQGrkAh6aJBlq776yCLSn4DWCipY27BseWfSwwKE/s1600/DSC01567.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHJXGc5I804xewOU8MbMEa9T8AN4RpqnRaFgDNVel_MC1yorsNZRNWfeLElBAuSS6YhkV6zD81BnWPCpGam0rjgOtQN6b6LwuXpo9xQGrkAh6aJBlq776yCLSn4DWCipY27BseWfSwwKE/s1600/DSC01567.JPG" height="320" width="240" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIkUTMQDfppeauwcGBKchwoJGd6DrvvVYZyj_gp30JFM1sJZlFhSlv07zIVhM05IIkSocOv_IRLObNH7HR_ClTk9wGQHVqle7q8wtfNiMwSpfs4sLPL-Kwtvlp6HLFyyZysRHGA1WDW_0/s1600/DSC01551.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIkUTMQDfppeauwcGBKchwoJGd6DrvvVYZyj_gp30JFM1sJZlFhSlv07zIVhM05IIkSocOv_IRLObNH7HR_ClTk9wGQHVqle7q8wtfNiMwSpfs4sLPL-Kwtvlp6HLFyyZysRHGA1WDW_0/s1600/DSC01551.JPG" height="240" width="320" /></a></div>
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A dire il vero tutta la città mi è parsa un poco fiabesca sarà per il fatto che alcune costruzioni come la stazione centrale o il Rijk Museum sono stati costruiti alla fine dell'ottocento con uno stile medievale... Nel mio viaggio non poteva mancare,naturalmente, un omaggio ad un dei più grandi pittori olandesi: Van Gogh. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz8cTge_8DqFnYmtNel3ff1mWS4xn4AFWTNcNgSm0_x5IZKm9ZgPU_tk24Ke-dOTjY37SS1qxvb9uCBulaqsJT_BBWXlAk1LAy2DFMZ4boASge-3tM-F3sTYyQztj_9QVRFIuj95MkRPw/s1600/gogh.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz8cTge_8DqFnYmtNel3ff1mWS4xn4AFWTNcNgSm0_x5IZKm9ZgPU_tk24Ke-dOTjY37SS1qxvb9uCBulaqsJT_BBWXlAk1LAy2DFMZ4boASge-3tM-F3sTYyQztj_9QVRFIuj95MkRPw/s1600/gogh.jpg" /></a></div>
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L'edificio è ultra moderno dalle linee pulite e chiare ma al suo intrno è accogliente ed è concepito non semplicemente come uno spazio espositivo ma un percorso che racconta l'evoluzione artistica e umana del famoso pittore: sono raccontati gli incontri fondamentali con Gauguin, il puntinismo degli impressionisti, l'arte orientale e la scoperta del colore...</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM9aNjKYqP-hJt6SH4n_vEVkw5D83TNauRuB93w53HtTBdL9PQKWAXeZIXV3TMCWSD_zXwPTtuqsaZFeaA6RfacFTYfXnRi5-QK2rUe_ezv_5JxBUsvbLC99NxYJHQs3EjMR_sPr1LvAw/s1600/index.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM9aNjKYqP-hJt6SH4n_vEVkw5D83TNauRuB93w53HtTBdL9PQKWAXeZIXV3TMCWSD_zXwPTtuqsaZFeaA6RfacFTYfXnRi5-QK2rUe_ezv_5JxBUsvbLC99NxYJHQs3EjMR_sPr1LvAw/s1600/index.jpg" /></a></div>
Così si passa dalla cupezza dei mangiatori di patate ai famosi girasoli che dipinse per la casa che divise ad Arles con Gauguin...<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkc0Qs1Ol0LeSR3gbR3Y-_fqURhbCRAAIJFtOpouMYhnVyL9ncjiKOfCAe4Y14_hpiAkPv_OvDTSwOEikUJ5Bf-8g5L8CME11dNmblw2b0sKRGvEvppVeuanJx1CHCTdz2s1VyOEGMVnM/s1600/i+mangiatori+di+patate.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkc0Qs1Ol0LeSR3gbR3Y-_fqURhbCRAAIJFtOpouMYhnVyL9ncjiKOfCAe4Y14_hpiAkPv_OvDTSwOEikUJ5Bf-8g5L8CME11dNmblw2b0sKRGvEvppVeuanJx1CHCTdz2s1VyOEGMVnM/s1600/i+mangiatori+di+patate.jpg" /></a></div>
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Alla sua stanza, alla natura che per lui rappresentava una grande fonte di serenità in un mondo in cui non aveva punti di riferimento se non per il suo amato fratello e la cognata...<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7PT6Mt3IWypUbFOKEgn1PMAohikWvurI7gvN6NME1uLqdtXPdPxrPCz4_xyGnaABbux1JnWg-UoYG-rjV3kZbINtraEYjuAVTwSz_NTNQr_yKRC0ogR1nkwoYwwUZk8Zul_944lnwurU/s1600/la+stanza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7PT6Mt3IWypUbFOKEgn1PMAohikWvurI7gvN6NME1uLqdtXPdPxrPCz4_xyGnaABbux1JnWg-UoYG-rjV3kZbINtraEYjuAVTwSz_NTNQr_yKRC0ogR1nkwoYwwUZk8Zul_944lnwurU/s1600/la+stanza.jpg" /></a></div>
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Un mondo che non comprendeva la sua arte e che lui cercava disperatamente di raggiungere. </div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-111671745311571533.post-56778634700666674832014-07-20T23:31:00.001+02:002014-07-20T23:31:14.015+02:00La Grande Guerra 1914-1918 <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9YEa5vOIBpobat0nZmLN1VuisS7vXTD-_c_Jl1NGsK5Zb-q3fqqPxSJtT5-Wxio4tjC33uDO9EKZRQG9Gwg0nXV41eNB0prOE8Uaiwyhmt6cn_1r0oRwXa56CS8WgMelPZ33iU3bH7FM/s1600/DC-1914-27-d-Sarajevo-cropped.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9YEa5vOIBpobat0nZmLN1VuisS7vXTD-_c_Jl1NGsK5Zb-q3fqqPxSJtT5-Wxio4tjC33uDO9EKZRQG9Gwg0nXV41eNB0prOE8Uaiwyhmt6cn_1r0oRwXa56CS8WgMelPZ33iU3bH7FM/s1600/DC-1914-27-d-Sarajevo-cropped.jpg" height="320" width="279" /></a></div>
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Il 28 di luglio si celebrerà l'anniversario dell'inizio della Prima Guerra mondiale detta anche la Grande Guerra... perchè lo fu veramente!Finì un mondo e l'Europa con la sua storia, la sua civiltà così progredita, così moderna, così dominante consumò se stessa.</div>
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Agli inizi del '900 niente sembrav turbare la forza innovatrice e la sicurezza degli imperi che si erano andati creando e rafforzando sul suolo europeo: quello germanico, austro-ungarico, ottomano, britannico... tanto per citarne alcuni.</div>
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Il secolo era stato inoltre inaugurato con la grandiosa esposizione universale di Parigi che coincise con l'apertura della prima linea della metropolitana parigina e con la celebrazione della tecnica e della scienza europea: il tema dominante fu l'elettricità e la vittoria dell'uomo moderno contro le tenebre, i visitatori furono 50 milioni e dovunque trionfavano i miti della Belle Epoque.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR4Mk7qJubgstEJx3Yue1fEue3yiWsd2P5FMt55fSR1yo2zkucnA6LXK2tqCBVGp5uKJKAkzBXdRamt8APk4nIXF2LCZDXAALNHiGdmqLaJFrD3MXAj9vep8jWSIwPeZHkAYk09DcSWXE/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR4Mk7qJubgstEJx3Yue1fEue3yiWsd2P5FMt55fSR1yo2zkucnA6LXK2tqCBVGp5uKJKAkzBXdRamt8APk4nIXF2LCZDXAALNHiGdmqLaJFrD3MXAj9vep8jWSIwPeZHkAYk09DcSWXE/s1600/images.jpg" /></a></div>
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Dunque come si arrivò una quindicina di anni più tardi alla distruzione totale di un'epoca e di una civiltà? Ci furono 10 milioni di morti e molti degli imperi citati fuorono spazzati via.</div>
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Nel cercare di approfondire questo tema mi è capitato per le mani un bel libro di Emilio Gentile che analizza, più che le battaglie, la situazione politica e sociale che ha portato a questa guerra scaturita da un attentato avvenuto a Sarajevo il 28 giugno del 1914 ad opera di un separatista serbo che uccise l'erede al trono dell'Impero austriaco Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia... paradossalmente l'arciduca era favorevole alla creazione di uno stato federalista in cui le varie etnie potessero avere la loro libertà di espressione.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5r09ZUPLlB7NULCtChGXKK7fU4tC7pJabbIlOBgdfpZQzGJDgwXnUpiBkBTqEbHAJ8_GllO-qK43OaAET1CYwgYhrpxPWUd7qOYd9wL0kmugR_N9h2FzyRvArlm7qal8aB63qhY7m3j0/s1600/5260865.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5r09ZUPLlB7NULCtChGXKK7fU4tC7pJabbIlOBgdfpZQzGJDgwXnUpiBkBTqEbHAJ8_GllO-qK43OaAET1CYwgYhrpxPWUd7qOYd9wL0kmugR_N9h2FzyRvArlm7qal8aB63qhY7m3j0/s1600/5260865.jpg" /></a></div>
La guerra non scoppiò immediatamente ma quasi in modo inconsapevole... sembrerà assurdo ma fu così: l'imperatore austriaco Francesco Giuseppe diede un ultimatum alla Serbia, forte del sostegno della Germania, nella convinzione di poter dare una lezione ad un popolo ribelle e che la guerra sarebbe durata poche settimana... qualche mese!</div>
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Ma i venti di guerra furono alimentanti dall'idea romantica, si potrebbe dire, che si aggirava negli ambienti artistici ed intellettuali: l'deale della guerra come dimostrazione di coraggio e di difesa del proprio onore, un senso dell'onore cavalleresco che andava difeso con la vita...e di vite ne furono spese moltissime: furono dieci milioni i morti tra civili e militari e il conflitto durò 52 mesi.<br />
Nel testo di Gentile che non è esustivo, ne vuole esserlo, si tratteggia però molto bene l'atteggiamento di alcuni ambienti in cui la guerra era vista come: <i>un'esperienza collettiva per purificarsi dallla corruzione prodotta da un lungo periodo di pace...necessaria per far nascere un uomo nuovo e una nuova società rigenerati dal materialismo.</i><br />
Fu sull'onda di questo malinteso senso dell'onore a disprezzo della vita che si arruolarono tanti volontari ma le loro fantasie furono ben presto distrutte dalla terribile realtà delle battaglie di trincea, dei mesi e degli anni passati a strisciare nel fango alternando momenti di immobilità a sanguinosi scontri che sostanzialmente non spostavano la linea del fronte che di poche centinaia di metri.</div>
Meryhttp://www.blogger.com/profile/03135282414861264349noreply@blogger.com1