Ma il titolo del mio post di stasera non riguarda le mie (dubbie) capacità declamatorie dell'attuale stagione, vorrei ricordare una grandissima poetessa morta pochi giorni fa': Alda Merini.
Io l'ho scoperta dopo una delusione d'amore profonda, leggendo le sue poesie mi ritrovavo in ogni suo verso: nello struggimento dell'amore perduto, nell'emozione di uno appena iniziato in quel'abbandono alla forza del proprio sentire che è così difficile da provare e quando ti capita ti sembra di perdere qualsiasi punto di riferimento... ma è così bello!
Ecco lei era capace di esternare in modo sublime l'indescrivibile, forse come tutti i più grandi artisti che hanno la capacità di non fare sentire soli gli altri esseri umani che leggendo certe frasi o versi o guardando dei quadri riconosco in quelli una parte di sè!
Era una donna vera che aveva vissuto molto e molto sofferto attraversando i momenti bui dei ricoveri nei manicomi dove, diceva, era morta ed era rinata.
Qualche tempo fa, in libreria ho visto un testo in cui c'erano sue foto quasi nuda accompagnate da suoi versi: era ormai anziana e non bella eppure quel suo modo di guardare in macchina era spiritoso, un pò una sfida a guardare oltre il corpo...o forse sono io che lo interpreto così.
Io l'ho scoperta dopo una delusione d'amore profonda, leggendo le sue poesie mi ritrovavo in ogni suo verso: nello struggimento dell'amore perduto, nell'emozione di uno appena iniziato in quel'abbandono alla forza del proprio sentire che è così difficile da provare e quando ti capita ti sembra di perdere qualsiasi punto di riferimento... ma è così bello!
Ecco lei era capace di esternare in modo sublime l'indescrivibile, forse come tutti i più grandi artisti che hanno la capacità di non fare sentire soli gli altri esseri umani che leggendo certe frasi o versi o guardando dei quadri riconosco in quelli una parte di sè!
Era una donna vera che aveva vissuto molto e molto sofferto attraversando i momenti bui dei ricoveri nei manicomi dove, diceva, era morta ed era rinata.
Qualche tempo fa, in libreria ho visto un testo in cui c'erano sue foto quasi nuda accompagnate da suoi versi: era ormai anziana e non bella eppure quel suo modo di guardare in macchina era spiritoso, un pò una sfida a guardare oltre il corpo...o forse sono io che lo interpreto così.
"L'ora più solare per me
quella che più mi prende il corpo
quella che più mi prende la mente
quella che più mi perdona
è quando tu mi parli.
Sciarade infinite
infiniti enigmi
una così devastante arsura,
un tremito da far paura
che mi abita il cuore.
rumore di pelle sul pavimento
come se cadessi sfinita:
da me si diparte la vita
e d'un bianchissimo armento io
pastora senza giudizio
di te amore mio mi prendo il vizio.
Vizio che prende un bambino
vizio che prende l'adolescente
quando l'amore è furente
quando l'amore è divino."
quella che più mi prende il corpo
quella che più mi prende la mente
quella che più mi perdona
è quando tu mi parli.
Sciarade infinite
infiniti enigmi
una così devastante arsura,
un tremito da far paura
che mi abita il cuore.
rumore di pelle sul pavimento
come se cadessi sfinita:
da me si diparte la vita
e d'un bianchissimo armento io
pastora senza giudizio
di te amore mio mi prendo il vizio.
Vizio che prende un bambino
vizio che prende l'adolescente
quando l'amore è furente
quando l'amore è divino."
Alda Merini .
1 commento:
Visto che bello sfondo ti ha messo la Befana ????
ciaooooooooo
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