Questo è un libro che mi è stato consigliato fino allo sfinimento da mio
padre: “leggilo ha uno stile nuovo, fresco, un modo di scrivere
bello...”. Me lo ha comperato e l'ho letto un po' scettica perchè:
dai cosa vuol dire “uno stile fresco”?
L'ho letto in pochissimi giorni prima delle ferie: aveva ragione mio
padre!
La storia è raccontata in prima persona dal protagonista un ragazzo
di sedici anni di nome Leonardo o, come lo chiamano tutti, Leo:
frequenta il quinto ginnasio, gioca in un torneo di calcio nella
squadra dei Pirati con il suo amico del cuore Niko, guida un motorino
scassato ed ha una amica carissima Silvia sua compagna di classe
nonché suo insostituibile aiuto nello studio.
Il nuovo anno scolastico inizia con l'arrivo di un nuovo insegnante
supplente di storia e filosofia che è animato dalla passione per il
suo lavoro e incita i suoi allievi a ricercare dentro di sé il
proprio sogno perchè “solo quando l'uomo ha fede in ciò che è al
di sopra della sua portata – questo è un sogno- l'umanità fa quei
passi avanti che l'aiutano a credere in se stessa.”
Così un Leo alquanto scettico e diffidente e ribelle, come tutti
alla sua età, inizia a cercare il suo sogno...anzi lui un sogno ce
l'ha già ed è lei Beatrice una compagna di scuola dai capelli
rossi... rossi come il suo colore preferito “rosso come il sangue,
rosso come l'amore”. E sono l'amore e il sangue che attraversano
come un filo conduttore la storia di Leo : l'amore per Beatrice, il
sangue di lei che è malato perchè ha la leucemia.
A questo punto chi mi legge potrebbe esclamare che no l'ennesima
storia strappalacrime non si può leggere...sarebbe un errore perchè
pur essendo un libro commovente non è incentrato sulla tragedia o
su
una perdita ma sul cambiamento, sulla crescita e la consapevolezza di
sé e degli altri in un percorso che il nostro protagonista non fa da
solo ma insieme a tante persone che lo amano e che lui “riscopre”
: i suoi genitori, il suo prof. Sfigato, la sua amica del cuore
Silvia...
Un altro spunto di riflessione è il rapporto con la religione e Dio,
vengono affrontate le domande chiave degli esseri umani di fronte a
delle situazioni ingiuste: perchè Dio permette che accadono e come
può esistere un Onnipotente che non fermi la malattia o la morte.
Anche in questo caso la risposta dello scrittore non è banale o
buonista il punto focale viene spostato dal perchè certe cose
accadano a come affrontarle: se rinnegando Dio e la Sua forza
consolatrice o accettando semplicemente l'idea che abbiamo bisogno,
che potremmo avere bisogno di Lui e a Lui abbandonarci come fa
Beatrice...questione di scelte e qui veniamo lasciati liberi nella
nostra ricerca come il protagonista.
Bianca come il latte rossa come il sangue
Alessandro D'Avenia
Ed. Mondadori - collana Numeri Primi
1 commento:
Ennesimo commento positivo su questo libro. L'ho sentito un pò ovunque che è bello e che scorre vi veloce, appassionando il lettore.
Dovrò tenerlo a mente quando farò un nuovo "carico " di libri da leggere!!!
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