Quinto e penultimo libro di questa serie proposta dall'Astoria: inutile dire che l'ho letto in un pomeriggio!
Si apre una nuova Stagione a Londra e nuovi affittuari sono alla ricerca di una casa signorile, in una strada alla moda, con una efficiente servitù che permetta a chi lo desidera di fare la propria comparsa sul palcoscenico dell'alta società londinese e quale potrebbe essere il miglior punto di partenza se non una abitazione "iellata" dove il padrone di casa si è suicidato e in una famiglia affittuaria si è consumato un omicidio?
Ecco quindi che questa volta alla porta del 67 di Clarges Street si presentano ben due possibili affittuari: un affascinante e sprezzante Conte, il Conte di Fleetwood, che detesta la servitù e successivamente una strana coppia formata da una dama quanto mai giovane e bella ma dal frasario, a volte, poco raffinato ed un anziano gentiluomo silenzioso, si tratta di Mr. e Miss Goodenough sua nipote: saranno questi ultimi a decidere di affittare la casa e la servitù.
Servitù che gli appassionati lettori di questa serie conoscono bene e che, capitanata dal maggiordomo Mr. Rainbird, sta continuando a mettere da parte i sudati risparmi per poter acquistare un pub che permetta a tutti i dipendenti di liberarsi dall'odiato Mr Palmer, amministratore disonesto che li riduce alla fame pagando loro dei salari miserabili. Anche nelle camere più umili della casa, però, gli animi stanno cambiando e così ritroviamo la giovane sguattera Lizzie che, presa da un desiderio di libertà ed emanipazione, cerca il suo riscatto accettando la corte di un capo valletto della casa accanto, che pure non ama, ma che solletica la sua vanità femminile e la induce a venir meno al patto di lealtà con gli altri domestici!
Sarà la stessa vanità che guiderà la protagonista Emily Goodnenough a fingersi diversa da quello che è ed a cercare di conquistare il cuore di un uomo titolato che nasconde, anche lui, i suoi bravi segreti: tra una rout, un palco all'opera e molte risate il lettore scoprirà la vera identità di Miss Goodnenough e se i suoi "piani" riusciranno a realizzarsi.
Scritto con il solito stile scorrevole ed ironico M.C. Beacon ci riporta di nuovo nel mondo scintillante e un poco ridicolo dell'Inghilterra di inizio ottocento: tra tutti i libri letti fino ad ora di questa serie questo è stato, a mio parere, il più prevedibile ma ha gettato le basi per l'ultimo che dovrebbe sciogliere alcuni intriganti interrogativi...
2 commenti:
Che trama avvincente, ho preso nota, grazie!!
Un saluto e tanti auguri di Buona Pasqua!
Carmen
Bellissima recensione, ha suscitato la mia curiosità !
Naty
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