Da circa un anno ho scoperto una casa edirice nata, relativamente, da poco che pubblica opere perlopiù di donne e si pone come obbiettivo quello di riscoprire romanzi e autori che sono caduti nel dimenticatoio: la Astoria Editrice.
Tali riscoperte comportano non solamente la pubblicazione dell'opera con una nuova veste grafica, nella fattispecie quella tutt'altro che dimessa di una copertina rossa e lucida, ma soprattutto con un recupero del libro nella sua interezza: negli anni infatti alcune autrici considerate "leggere", perchè dotate di una vena comica o di una (orrore!) romantica, sono state pubblicate in versioni non integrali con una perdita non indifferente per i lettori... le sfumature di un libro, di un certo tipo di linguaggio sono state tagliate.
Alcuni dei romanzi sono stati ripubblicati con nuove traduzioni integrali o sono state recuperate le parti delle opere non tradotte effettuando così un lavoro di "salvataggio"... è questo il caso di un libro di Georgette Heyer: Una donna di classe, originariamente pubblicato con il titolo "Una stagione a Bath".
Protagonista è Annis Wychwood una avvenente e benestante Signora della buona società inglese che, grazie alla sua fortuna, si può permettere il lusso (perchè tale era a quei tempi) di vivere da sola rifiutando offerte di matrimonio alla "veneranda" età di ventinove anni.
Un pomeriggio, facendo rientro a Bath dalla dimora di campagna abitata dal fratello e dalla sua famiglia, accompagnata da un'anziana cugina noiosissima e logorroica che le fa da chaperon, incontra una giovanissima donna ricca ereditiera che sta scappando dai parenti che vorrebbero costringerla ad un matrionio di convenienza con un amico di infanzia... che la sta scortando, suo malgrado, a Bath.
La nostra eroina divertita dalla giovane pulzella la accoglie nella sua casa e le da' la sua protezione...naturalmente con il rispetto di tutte le convenienze necessarie comunica la cosa ai parenti della ragazza e al tutore: uno zio scortese, brusco, libertino ...ma quanto mai affascinante.
I dialoghi sono frizzanti e divertenti, non lasciano un attimo di respiro e seppure gli avvenimenti non siano incalzanti, lo sono i pensieri e le riflessioni di una donna, per l'epoca non più giovane, che deve decidere cosa sia meglio per lei perchè l'amore da solo non basta: la libertà, la consapevolezza di sè, l'autodeterminazione possono essere messe in gioco di fronte alla possibilità di un legame affettivo e di un impegno sociale ed emotivo quale il matrimonio.
In questo senso ho trovato questo libro estremamente attuale, molto moderno: è anche il dilemma di una donna di oggi, abituata a prendere da sè le decisioni della proprio vita, magari con una carriera, quello di affrontare l'impegno di un amore, di una vita di coppia che la porta a confrontarsi quotidianamente con l'altro, a dover ricercare un equilibrio tra il sè e il noi.
L'autrice Georgette Heyer, della quale avevo letto già altri due libri (uno dei quali commentato in un post "Sophie, la Grande"), mi piace molto per la sua acuta analisi psicologica dei personaggio, perchè tratteggia con poche parole le abitudini e i costumi di una determinata società ed epoca storica senza pedanteria. Sono buffe le scene in cui compare il fratello della protagonista : un gentiluomo di campagna, compreso nel suo ruolo di capo famiglia, consapevole del suo ruolo, come marito più avveduto della moglie, perchè più esperto se non più intelligente delle fragili donne che lo circondano.
Può sembrare uno stereotipo ma l'abilità della scrittrice sta proprio nel fatto che questo personaggio, ad esempio, non viene trasformato in una macchietta ma anzi è molto credibile, "sincero".
Una donna di classe
Georgette Heyer
Astoria Editrice.
2 commenti:
Ciao Mery, che piacere rileggerti!!
Avanti e indietro da...Torino? Pendolare?
Un bacio, Lò
Grazie per queste tue segnalazioni e consigli, veramente preziosi!
Buona settimana,
Miriam
Posta un commento