Ennesimo libro di un altro autore italiano che mi fa tanto ridere per l'arguzia delle sue trame che rivelano una profonda conoscenza dell'animo umano...
Questa storia è ambientata nella mitica Bellano, paese sul lago di Como che esiste veramente ma che in questi romanzi è sempre avvolto da un'atmosfera un poco irreale, all'inizio degli anni trenta quanto il fasismo iniziava a richiedere ai suoi camerati di "vigilare" costantemente per individuare i possibili dissidenti in particolar modo il segretario della sezione Beppe Cannizza viene messo sull'avviso di un possibile giro i contrabbando... ed effettivamente qualcuno che ha qualcosa da nascondere c'è!
In primo luogo Lidio Cerevelli figlio di madre vedova possessiva e decisa a tenere le redini corte al suo figliolo svogliato che vorrebbe maggiore libertà nell'azienda di famiglia (una impresa edile) e nella sua vita famigliare e che innamoratosi di una appasionata donna svizzera dai costumi "allegri" decide, in nome dell'amore e della libertà, di trovare una via d'uscita a tale dittatura materna.
Crede di trovarla quando, per puro caso, scopre nel muro di un palazzo che ristrutturando un tesoro: delle monete d'oro di antica fattura, se si giocherà bene le sue carte potrà scappare con il malloppo e la sua bella che lo aspetta in Svizzera.
Ma il diavolo fa le pentole e quasi mai i coperchi e così tra il nostro givinotto e il suo sogno d'amore si frappongono l'autorevole Professor Eugeneo Cerretti, celebre chirurgo in odore di massoneria, sua moglie la svampita ma pettoruta moglie (oggetto del desiderio di molti bellanesi), la madre di Lidio Lirica che tra un attacco di colite e un altro precipita il figlio in una spirale di vendetta...
Naturalmente non possono mancare i mitici carabinieri dal Maresciallo Maccadò, al brigadiere Mannu che dovranno portare avanti le indagini di un presunto furto e un probabile giro di contrabbando.
Il ritmo, come sempre, vorticoso degli avvenimenti viene via via raccontato dal punto di vista dei diversi comprimari di questa storia che si anima e si chiude sulle rive nebbiose del lago.
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