mercoledì 6 novembre 2013

Renoir a Torino

L'autunno mi è sempre piaciuto per i colori e l'atmosfera di questo periodo, in questi ultimi anni al piacere degli odori e sapori di questa stagione si è accompagnata la meravigliosa abitudine di inaugurare delle stupefacenti mostre che di solito durano fino ai primi di gennaio: anche quest'anno, nonostante la crisi economica e il mondo che sembra andare al contrario, non sono rimasta delusa e infatti a Torino dal 23 ottobre alla GAM le porte si sono spalancate al meraviglioso mondo di Renoir, ai suoi colori, alle sue forme...
Renoir viene considerato insieme a Manet uno dei padri dell'impressionismo e certo nel percorso della mostra è evidente come la ricerca del colore e della rappresentazione della natura en plein air siano presenti nei suoi quadri che sono molti e provengono principalmente da due musei francesi: il Musée d’Orsay e il Musée de l’Orangerie.
Tutta la vita di questo artista, che è stata lunga e anche serena da un punto di vista familiare, è stata dedicata allo studio della natura e delle sue forme e dei colori ma in questo non ha trascurato l'attenzione al disegno che in certi suoi quadri, specie quelli che ritraggono i bambini, è molto accurato.
L'altro particolare che mi ha colpito è stato il desiderio di sperimentare gli accostamenti dei colori e delle forme sui quali si esercitava nelle sue nature morte: nel percorso delle mostra è quasi stridente il confronto tra due nature morte...
Una sezione della mostra è dedicata alla vita in campagna: celeberrimo il quadro in cui viene ritratta  la moglie del pittore che sta ballando con un loro amico e guarda ammiccante Renoir da sopra la spalla del compagno di ballo, sorridente e allegra con il cappello rosso e il guanti gialli che sembrano illuminare la tela e che mi hanno inchiodato ad osservare questa giovane donna per almeno dieci minuti.
Accanto a questo vi è un altro quadro di euguali dimensioni in cui viene ritratta una coppia che danza in una sala da ballo in città... il contrasto è fortissimo: la posa è rigida, non c'è nessuna sfrenata allegria e anche i colori, molti più freddi, contribuiscono a rendere l'atmosfera decisamente formale.
Per nulla formale, invece, è la fanciulla che si dondola sull'altalena sotto le fronde di un grande albero, illuminata dai raggi del sole che penetrano nel fogliame fitto...
L'ultima parte della mostra è dedicata ai nudi femminili che sono anche un omaggio ai grandi pittori italiani che Renoir aveva conosciuto tramite il Louvre e il suo unico viaggio in Italia: Tiziano fra tutti.
Queste donne così opulente sono ritratte sdraiate su letti sfatti o dopo aver fatto il bagno e sono un tributo ad una femminilità esplosiva senza falsi pudori... mentre le guardavo pensavo alla differenza con le modelle delle riviste patinate di oggi: così magre, prive di curve quasi efebiche in una negazione assoluta del corpo femminile maturo, portatore di vita, di gioia e sensualità nel suo molle abbandono.
Come donna mi sono sentita amata e coccolata... da un pittore morto cent'anni fa!
 
GAM di Torino
Dal 23 ottobre 2013 al 23 febbraio 2014
Lunedì chiuso - dal Martedì alla Domenica dalle ore 10 alle 19.30 e il Giovedì fino alle 22.30

Nessun commento: