lunedì 28 novembre 2011

Milano: tra le Gallerie d'italia e la Mostra di Artemisia Gentileschi

Negli ultimi anni, grazie anche ai miei ciceroni milanesi, mi è capitato di frequentare sempre più spesso Milano e di coglierne il fascino e la bellezza molto sofisticata ma allo stesso tempo intrigante.

Lo scorso sabato mi sono convinta a superare la mia proverbiale e innata pigrizia e di buon ora ho preso il treno da una Genova sonnacchiosa e con un cielo terso da cartolina per immergermi nell'atmosfera un po' fumosa  che rendeva velato il  cielo  di Milano... Con la Piazza davanti alla Scala,
 
la galleria,
 
 
il magnifico Duomo finalmente libero delle impalcature...
 La prima cosa che abbiamo fatto, io e la mia "guida" Roberta, è stato prenderci un buon caffè e poi camminando camminando siamo arrivate in Via Manzoni e ci siamo infilate in quello che è diventato un nuovo polo museale (Gallerie D'Italia) grazie alla collezioni della Fondazione Cariplo-Intesa San Paolo... che cito non a caso in quanto lo spazio espositivo è costituito da due Palazzi che un tempo erano sede della Cassa di Risparmio: Palazzo Anguissola Antona Traversi e Palazzo Brentani... beato chi ci ha lavorato dentro!!!

Lo scalone, gli stucchi dei soffitti, gli affreschi facevano da cornice ad importante collezione d'arte che comprende i bassorilievi in gesso del Canova, i quadri di pittori ottocenteschi esponenti della pittura lombarda quali Migliara, Induno fino ad arrivare al futurismo di Umberto Boccioni passando, attraverso il cortile interno, da un'opera di Pomodoro...

Ne sono rimasta incantata! Una delle cose che mi hanno lasciato a bocca aperta per la bellezza e la delicatezza del decoro si trova in una stanza non troppo grande alla fine del corridoio del primo piano: sopra un magnifico caminetto in marmo si trova una finestra ma il vetro non è incorniciato da una intelaiatura bensì da una cornice di marmo intarsiato. La finestra si apre su un cortile interno per cui si  vede un ramo di glicine e un balcone... un quadro! Sono rimasta in uno stupore contemplativo per dieci minuti di seguito!!!
Fine prima parte...

mercoledì 9 novembre 2011

Le avventure di Tintin

Lo scorso fine settimana prolungato si è rivelato molto impegnativo e all'insegna dei nipoti di conseguenza estremamente divertente come qualunque cosa abbia a che vedere con quei due fantastici esseri umani al di sotto del metro e mezzo!
Per tenerli impegnati e visto che era una giornata magnifica domenica pomeriggio li abbiamo vestiti e caricati sull'autobus, già per loro è un'avventura perchè girano sempre in automobile, e poi dopo una lunga passeggiata al porto antico siamo andati al cinema a tuffarci nel magico mondo dei fumetti infatti il protagonista del film di animazione diretto da Steven Spielberg è l'eroe di una striscia di fumetti, credo degli anni '30, Tintin e il titolo della pellicola è " Le avventure di Tintin: il segreto dell'Unicorno". 
Forse non tutti si ricordano dove ma è impossibile non trovare familiare il ragazzo con il ciuffo rosso e il suo fedele amico a quattro zampe, Milou. Questo ragazzo belga, senza età e senza famiglia,è il protagonista delle strisce di Hergè ed è un giovane reporter sempre alla ricerca di qualche memorabile scoop, nel film di Spielberg viene riportato sul grande schermo l'avventura dell'albo della serie intitolato "Il granchio d'oro".


La storia inizia una mattina quando durante un mercatino dell'antiquariato Tintin viene affascinato dal modellino di una nave pirata a tre alberi e la compera subito dopo due strani personaggi cercano di ricomprarla ma lui troppo incuriosito dalla eccessiva insistenza decide di portare a casa la nave e di scoprire perchè susciti tanto interesse. Durante una sua assenza da casa il modellino scompare ma... il ladro non sa che a causa di una rovinosa caduta l'albero maestro si è spezzato e un prezioso indizio è scivolato sotto il comò di Tintin, sarà quest'ultimo a ritrovare l'indizio grazie all'aiuto del suo amico Milou, poco prima di perdere la pergamena ad opera di un borseggiatore e di essere rapito e condotto su di un mercantile per essere interrogato da un misterioso Signor Saccarin. I piani nefasti del cattivo di turno saranno ostacolati dall'intrepido eroe che, aiutato dal Capitano della nave il collerico Haddock  ubriaco e privato del comando, dopo una rocambolesca fuga su una scialuppa...
Bè non posso raccontare proprio tutto, tutto: quello che posso dire è che pur essendo un film di animazione ci siamo diverti anche noi adulti e che si sente la mano del grande regista autore di Indiana Jones. A parte la straordinaria tecnica di animazione e la storia incalzante, sono fantastiche le riprese di paesaggi esotici, le scene di azione che si susseguono lasciando lo spettatore senza fiato e anche lo spirito dei personaggi che fanno ridere veramente di cuore.


domenica 6 novembre 2011

Genova : incroci di storie...

Venerdì mattina ero in centro a fare una commissione e mi è capitato di essere in Piazza della Vittoria di fronte ai giardini della Stazione di Brignole dove poche ore dopo si sarebbe allagato tutto in un unico mare di fango e melma. Stavo per attraversare la piazza quando ho sentito provenire da degli altoparlanti la melodia di una celebre canzone del secolo scorso il cui ritornello è "Il Piave mormorava..." e mi sono resa conto che era il 4 novembre: la festa delle Forze Armate. 
Mi sono fermata un attimo mentre i militari deponevano le corone sotto l'Arco della Vittoria , momumento dedicato ai caduti della Grande Guerra,  la voce di uno speaker ricordava come il 4 novembre 1918 fu firmato l'armistizio con l'Impero Austro-Ungarico che sancì la fine della prima guerra mondiale e durante la quale  morirono 650.000 soldati provenienti da tutte le parti di Italia, del Paese appena riunificatosi nel 1861. 
Soldati che erano giovanissimi uomini, morti in nome di un ideale, dell'idea che il proprio Paese fosse una realtà, avesse un valore e che tutti dal Nord al Sud ne facessero parte come fratelli...


"Il 23 maggio 1915 l'Italia entrò ufficialmente nella Prima Guerra mondiale dichiarando guerra all'Impero Austo-Ungarico e quindici mesi più tardi alla Germania.
L'oiettivo era quello di conquistare la zona del Trentino e del Friuli e annettere tali territori all'Italia.
Il comando delle forze armate italiane fu affidato al generale Cadorna. Il nuovo fronte aperto dall'Italia ebbe come teatro l'arco alpino dallo Stelvio al mare Adriatico e lo sforzo principale tendente allo sfondamento del fronte fu attuato nella regione della valli dell'Isonzo. 
Gli italiani assaltarono più volte le truppe degli austriaci che respingevano gli attacchi e tenevano le loro posizioni trincerandosi. Gli eserciti si affrontarono così per anni e sul  fronte italiano le trincee erano scavate nelle rocce e nei ghiacciai delle Alpi, fino ed oltre i 3.000 metri di altitudine.
Nei primi mesi di guerra l'Italia sferrò quattro offensive contro gli austro-ungarici ad est, le prime quattro offensive sull'Isonzo, che non portarono nessun risultato degno di nota, si arrivò così all'inizio del 1916. 
Nei successivi due anni si susseguirono diversi assalti degli italiani che portarono solo ad una notevole perdita di vite umane fino all'agosto del 1917 quando ci fu un attacco in massa degli italiani nella Battaglia del Monte Ortigara che non portò a grandi risultati e fece decidere gli alleati austro-tedeschi ad attaccare ad ottobre quando sfondarono il fronte dell'Isonzo e si diressero a Caporetto, dove avvenne la famosa disfatta. La ritirata degli italiani fino a dopo il Piave l'11 Novembre 1917 fece temere la perdita del Veneto. 
 Il Generale Cadorna fu sostituito dal Generale Armando Diaz, l'8 novembre 1917 dopo che la ritirata si assestò sulla linea del Monte Grappa e del Piave.
A giugno del 1918 l'esercito austriaco attaccò  gli italiani che riuscirono a respingere l'assalto e ad infliggere pesanti perdite inoltre, approfittando della profonda crisi che stava attraversando l'Impero austro-Ungarico, a causa dei movimenti indipendentisti interni, gli italiani sferrarono ad ottobre un attacco che partendo da Vittorio Veneto e avanzando in Veneto, Friuli e Cadore arrivarono a sbaragliare l'Austri che infatti si arrese alla fine di ottobre e a novembre fu firmato l'Armistizio a Villa Giusti, vicino Padova."

Pensavo alla storia di allora e a quella di oggi: a quanti problemi abbiamo, alla mancanza di lealtà e onestà diffusa in tanta parte della politica in Italia e non mi vergogno a dire che avevo le lacrime agli occhi.
Nel volgere di pochi minuti è sceso giù un muro d'acqua e così mi sono ritrovata, insieme ai militari e agli avventori dei bar, sotto i portici per quaranta minuti in attesa che spiovesse un poco... l'ha fatto e sono andata via senza sapere che di lì a poco i torrenti lì vicino sarebbero esondati e l'acqua si sarebbe portata via delle vite e il lavoro e i sacrifici di tante persone... ancora una volta!

mercoledì 2 novembre 2011

Mozart e la pubblicità


Uno dei miei divertimenti preferiti, quasi un esercizio mnemonico, è quello di individuare le musiche abbinate alla pubblicità: naturalmente essendo una appassionata di "musica classica" sono sempre colpita quando l'uso
delle opere che più mi hanno commosso si fondono con le immagini e trasformano anche i prodotti commerciali in una forma di arte. La tanto vituperata pubblicità se supportata da grandi idee può diventare magia e a volte rimanere a lungo nella mente di chi la vede a prescindere dal prodotto che vorrebbe vendere (magari di questo i pubblicitari non saranno troppo contenti!).
E' il caso, a mio parere, dello spot di una famosa compagnia aerea: la danza dei due ballerini ambientata in uno spazio rarefatto sospeso tra il cielo e il mare rende l'idea della lievità del volo  e la struggente malinconia del secondo movimento del concerto K 488 di W.A.Mozart ricorda quello strano stato d'animo che coglie chiunque si agginga a partire, ad andare lontano...