sabato 17 marzo 2012

Carlo Verdone in libreria

Ho finito da poco di leggere un libro molto carino di un attore amatissimo e conosciutissimo: Carlo Verdone.
Come spesso mi accade anche questa volta galeotta fu la trasmissione di Fabio Fazio e l'intervista al regista e attore romano Carlo Verdone che un paio di settimane fa è intervenuto sia in veste di regista  a presentare il suo film (Posti in piedi in Paradiso) sia nella veste, inedita, di scrittore per presentare il suo libro "La Casa  sopra i portici": inutile dire che il giorno dell'uscita del libro ero lì in libreria a comperarlo.
A seguito della morte del padre lo scrittore si trova costretto a "smontare" la casa di famiglia per restituirla al proprietario, di fronte alla casa ormai vuota priva di arredi ma sempre piena di ricordi nasce il desiderio di fissare, di cercare di trattenere, di fermare sulla carta una minima parte dell'atmosfera di quella casa, delle voci di amici e parenti che ci hanno abitato o che semplicemente si sono trovati a passare da lì...
Il filo conduttore di questo viaggio nel tempo, nella storia di una famiglia che poi è anche la storia di un'epoca, è la casa con le sue stanze: la sala da pranzo, lo studio del padre, la camera da letto, il corridoio sono luoghi che hanno ospitato amici, racconti, discorsi, ospiti illustri come Vittorio De Sica, Federico Fellini, Leonard Bernstein...
Lo stile narrativo è fluido e divertente, anche se una vena di malinconia pervade tutti i racconti che a dire il vero sembrano la traccia per un film, quello che mi è piaciuto è stato il profondo amore che traspare da quelle pagine nei confronti della famiglia e in particolar modo dei due genitori che non ci sono più ma sono sempre là, sono parte della "casa" intesa in senso lato che non è limitata alle pareti di un appartamento, per quanto magnifico, si tratta di quel qualcosa che chiunque abbia avuto una vera famiglia si porta dentro per tutta la vita e riesce a trasmetterlo anche agli altri.
"La Casa sopra i portici"
Carlo Verdone
Ed. Bompiani.

giovedì 8 marzo 2012

Wangari Muta Maathai

Da quando, a settembre del 2011,  ho letto della morte di Wangari Muta Maathai ho desiderato scrivere sul blog della figura di questa donna keniota premio Nobel per la pace nel 2004.

Era nata nel 1940 ed era stata la prima donna della sua terra a diventare professore di veterinaria all'Università di Nairobi. Tra il 1981 e il 1987 fu la Presidentessa del Consiglio Nazionale delle Donne del Kenya.
Nel 1977 fondò il Green Belt Moviment un movimento a difesa dei diritti civili delle donne e che lotta per difendere l'ambiente dalla deforestazione, i principi su cui si basa questo movimento sono quattro: “1. Amore per l’ambiente. 2. Gratitudine e rispetto per le risorse della terra. 3. Autopotenziamento e automiglioramento. 4. Spirito di servizio e volontariato”. Ma soprattutto questo movimento nasceva dal volontà di porre un freno alla distuzione dell'ambiente in Africa, di impedire la desertificazione e la distruzione dell'ambiente rurale che metteva a rischio la vita di tantissime comunità. 
Come spesso avviene la base per la ricostruzione sono state le donne : la loro volontà di salvare se stesse e i propri figli ha permesso a questo movimento di crescere inarrestabile nonostate tutto.
La battaglia di Wangari nasceva dal desiderio di aiutare le altre donne e le popolazioni  africane a salvaguardare l'ambiente in cui vivevano, a rispettarlo per poterci vivere degnamente e così tantissime donne sono state addestrate in silvicoltura, in lavorazione dei generi alimentari e in apicoltura: perchè attraverso il rispetto dell'ambiente la gratudine per le risorse della Terra e la capacità di trarne il sostentamento senza distruggerne la bellezza si possono recuperare i valori umani che sono alla base della comunità, come lo spirito di servizio e il volontariato. 
Wangari Muta Maathai non ha piantato solo alberi ma la consapevolezza negli altri del proprio valore come esseri umani : "stavamo anche piantando semi di un tipo diverso,quelli necessari per dare alle comunita’ la fiducia in se stesse e la conoscenza necessarie a riscoprire la loro vera voce e a rivendicare i loro diritti (umani, ambientali, civili e politici). Il nostro scopo divenne espandere quello che chiamiamo “spazio democratico”, uno spazio in cui cittadini comuni possono prendere decisioni per se stessi a beneficio proprio, della propria comunita’, del proprio paese e dell’ambiente che li sostiene".
Naturalmente questa sua lotta le è costata cara : è stata perseguitata, diffamata e arrestata, anche il suo matrimonio è finito per questo ma lei è andata avanti. In un suo libro ha scritto che probabilmente se il marito non l'avesse lasciata forse non avrebbe proseguito "la via che avrei seguito sarebbe stata la nostra, ma non la mia”.  
In tanti anni sono stati piantati milioni di alberi  di acacia, non a caso Wangari fu soprannominata la "signora degli alberi", perchè questa pianta a differenza delle commerciali piantagioni di conifere volute dall’industria coloniale del legname e che portano terra nei fiumi sino a prosciugarli, rendono la terra solida e forte.
Buona festa delle donne a tutte... in particolar modo a Teresa che oggi compie sette anni ed è una faantastica e determinata piccola donna!
Mery.

domenica 4 marzo 2012

Torte e fantasia

Volevo segnalare un nuovo blog nato dalla fantasia dal notevole senso artistico e culinario di mia sorella Laura: www.kidandcake.blogspot.com
Le foto sono quelle delle torte ... di alcune che ha realizzato!
La prima è la torta di compleanno per la figlia di quattro anni, ovviamente la bambola è di plastica ma il vestito nasconde una torta buonissima!
 
La seconda torta l'abbiamo decorata assieme e ci siamo ispirate alle stampe giapponesi... mi pare che il risultato sia esteticamente molto bello... posso assicurare che anche il sapore corrispondeva alle attese!
Vorrei infine fare un grandissimo augurio di Buon Compleanno a mio nipote Simone, uno dei pochi veri uomini che io abbia incontrato: dolce e affettuoso, profondamente sensibile e buono, con un cuore pieno di amore e di gentilezza. 
La zia ti augura che il mondo ti comprenda  e apprezzi... e se così non fosse spero tu abbia la capacità di infischiartene e andare avanti per la tua strada fiero e sereno!
Un bacio da zia Mery!