lunedì 18 marzo 2013

Nuovo Parlamento: Laura Boldrini

 La settimana appena trascorsa è stata, per il nostro Paese, indubbiamente  intensissima di avvenimenti: l'elezione del Papa venuto “dalla fine del mondo”, il 152° anniversario dell'Unità d'Italia, l'insediamento del nuovo Parlamento con la conseguente nomina dei Presidenti di Camera e Senato.
Sono rimasta colpita e meravigliata dell'elezione di una donna come Presidente della Camera, la terza nella storia repubblicana, si tratta di Laura Boldrini che è alla sua prima legislatura nelle fila del SEL. Il suo discorso di insediamento mi ha colpita ed esaltata al punto che sono andata ad informarmi sul suo percorso lavorativo per capire chi è Laura Boldrini.
Ha lavorato come giornalista in RAI, sia per la televisione sia per la radio, dopo essersi laureata in Giurisprudenza. Alla fine degli anni '80 ha cominciato la sua carriera all'ONU lavorando per quattro anni alla FAO dove si occupava della produzione video e radio.
Ha continuato il suo percorso internazionale lavorando presso il Programma Alimentare Mondiale (WFP)  come portavoce per l'Italia e poi come Portavoce dell'Alto Commissariato per i Rifugiati dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (UNHCR), per il quale ha coordinato anche le attività di informazione in Sud-Europa. In questi anni si è in particolare occupata dei flussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo, svolgendo anche numerose missioni in luoghi di crisi, tra cui ex Jugoslavia, Afghanistan, Angola, Ruanda...
Tantissimi sono stati i riconoscimenti a lei attribuiti come il premio giornalistico alla carriera Addetto stampa dell'Anno del Consiglio dell'ordine dei Giornalisti (2009), ha collaborato con vari giornali e ha scritto due libri : “Tutti indietro” e  in uscita "Solo le montagne non si incontrano mai. Storia di Murayo e dei suoi padri", cura anche un un blog: Popoli in Fuga.
E' così che ho compreso meglio alcuni passaggi del suo discorso in cui vengono ricordati i diritti dei poveri, dei derelitti, dei popoli del Mediterraneo che, dice, è "Un mare che dovrà sempre più diventare un ponte verso altri luoghi, altre culture, altre religioni"  e che custodisce "i molti, troppi morti senza nome". 
Un altro  punto bellissimo del suo discorso, che ha scatenato una ovazione ( e meno male!), è stata la frase che si riferiva alle donne vittime della violenza : "dovremo farci carico dell’umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore", peraltro ripreso anche dal neo eletto Presidente del Senato P. Grasso così come l'affermazione che la nostra Costituzione è la più bella del mondo e che nel Parlamento sono stati scritti i diritti universali in essa contenuti "costruiti fuori da qui, liberando l’Italia e gli italiani dal fascismo...".
Ha ricordato l'importanza e il valore del Parlamento che dovrebbe essere la casa della "buona politica" e il valore etico della politica stessa che si dovrebbe svolgere in maniera trasparente e che "deve tornare ad essere una speranza, un servizio, una passione."
E infine l'importanza del nostro essere parte dell'Unione Europea perchè l'Europa è "un crocevia di popoli e di culture, un approdo certo per i diritti delle persone, un luogo della libertà, della fraternità e della pace."
Buon lavoro al nuovo Parlamento!

2 commenti:

Paola ha detto...

Un bellissimo post complimenti, condivido le tue idee Paola

Miriam ha detto...

Ciao, io avuto modo di ascoltarla anche durante un suo convegno in un teatro.
Si, "Buon lavoro, Parlamento"!
Buon pomeriggio a te,
Miriam